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Palermo, un'altra coppia perde la propria casa: «L'aveva acquistata da un mafioso»

Una famiglia «sfrattata» dal proprio appartamento, come era già avvenuto nello stesso stabile in agosto. E una ventina rischiano lo stesso a Falsomiele. L’alloggio è nel complesso di via Vanvitelli, a Cruillas, confiscato al costruttore Lo Sicco. Il contratto d’acquisto era incompleto

PALERMO. Un'altra famiglia che aveva comprato casa dall'ex costruttore Pietro Lo Sicco perde l’appartamento. Dopo venticinque anni. Dopo averlo «regolarmente pagato». Marito, moglie e due figli adesso dovranno lasciare la «loro» casa, che da qualche mese ha un nuovo proprietario: se l'è aggiudicata ad un’asta giudiziaria. Siamo a Cruillas, in via Vanvitelli 2, nel complesso di palazzine realizzate alla fine degli anni Ottanta dall’ex imprenditore condannato per mafia, a cui è stato confiscato un patrimonio milionario fatto di immobili nella zona dell'ospedale Civico, in piazza Leoni, Cruillas e Falsomiele.

Due famiglie senza più l'abitazione comprata con i sacrifici di una vita. Un dramma. I primi a consegnare le chiavi due mesi fa sono stati i coniugi Galeazzo, marito e moglie con due figli. Abitavano pure loro in via Vanvitelli 2. Da ventisette anni. Hanno perso la casa anche loro all'asta. Dopo averla «pagata con cambiali per 95 milioni di lire». Sono stati sfrattati il 5 agosto dopo tre rinvii. Adesso, vivono in una piccola casa poco distante da via Vanvitelli, sempre a Cruillas. I nuovi compagni di sventura sono un’altra coppia, anch'essa con due figli. Gestiscono un’attività commerciale, una parruccheria per donna nella zona di via Sampolo.

In questi giorni stanno facendo i bagagli, radunano le ultime cose. Poi si chiuderanno per l'ultima volta la porta alle spalle. E non potranno riaprirla più.

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