Palermo

Domenica 18 Maggio 2025

Lavoro, Mariella Maggio: "Dare fiducia ai giovani"

PORTELLA DELLA GINESTRA. «È un Primo Maggio di emergenze e di preoccupazioni, con le centinaia di  migliaia di siciliani che vivono la loro quotidianità sul filo del rasoio perchè precari, lavoratori  in cassa integrazione, disoccupati o inoccupati». Lo dice in una nota a margine della manifestazione del Primo Maggio cui prende parte oggi a Portella della Ginestra (Piana degli  Albanesi) il deputato regionale del Pd Mariella Maggio. «Per questo anche quest'anno, come  di consuetudine, ho deciso di essere qui, - aggiunge - rispettosa del grave e generoso contributo che giunse da questo lembo di terra in anni terribili. Il periodo che stiamo vivendo è altrettanto carico di esasperazioni che ci impongono una seria riflessione sulla strada da percorrere affinchè l'economia inverta la sua tendenza
e raggiunga un durevole rilancio». «Questi sono giorni di scelte determinanti per la Sicilia, - osserva - con una Finanziaria - bis che non riesce a prendere corpo: l'assenza delle risorse necessarie per un bilancio che possa traguardare gli obiettivi dello sviluppo e del lavoro deve fare maturare nel Governo, nel Parlamento tutto e nelle forze sociali la consapevolezza che solo una azione di rigore che punti al superamento di  privilegi e sprechi e colmi gli squilibri potrà dare un futuro alla Sicilia ed ai siciliani.  Ecco perchè, oggi,  voglio soprattutto ricordare quanti, giovani e non, si spingono a cercare fortuna altrove, lontano dalla Sicilia». «A  loro la politica deve avere il coraggio di 'guardare', fornendo opportunità, - auspica - affermazione di una cultura meritocratica e sostegno». A PORTELLA IN 2.500. A Portella della Ginestra sono stati in 2500 a prendere parte al corteo dalla Casa del Popolo al «sasso di Barbato», sul luogo della strage del 1947. Il lungo serpentone, tra la distesa di bandiere rosse e striscioni, è stato aperto dalla banda che intona le canzoni partigiane, seguita dai segretari della Cgil di Palermo Maurizio Calà, della Slc Cgil Maurizio Rosso e dalla segreteria nazionale Slc Cgil, guidata dal segretario Massimo Cestaro, con delegazioni di tutte le regioni. Una Festa del Lavoro a Palermo,
è stato ribadito dedicata quest'anno ai precari dei call center, dei teatri, delle orchestre, di tutti i settori della conoscenza. Presenti al corteo delegazioni di Fastweb, di Almavia, di Telecom, di Accenture, di 4you, di H2g call, rappresentanti di tecnici e artisti del Teatro Biondo e della Foss, Rsu e tecnici della Rai, rappresentanze  di ballerini, attori, artisti, musicisti, postini. «Un anno fra Susanna Camusso aveva chiesto al presidente  Crocetta di riconoscere lo status di vittime di mafia anche ai caduti per mano mafiosa prima del 1960. Di fatto ancora non è arrivata una risposta - dice Maurizio Calà, aprendo il comizio sul luogo dell'eccidio del '47 - Quest'anno a Portella, nel 67/o anniversario della strage, oltre a ribadire con forza la fine del segreto di Stato sulla strage di Portella, chiediamo al presidente della Regione, che dell'antimafia ha fatto il suo vessillo, di ridare onore e dignità e di riconoscere formalmente con una legge il sacrificio dei 60 sindacalisti, quasi tutti
conducibili  alla Cgil, uccisi fra il 1944 e il 1960». Per il segretario Slc Maurizio Rosso: «occorre una legislazione di sostegno alla contrattazione collettiva che indichi soluzioni al
dilagare del precariato sapendo che da solo il mercato del lavoro non può garantire una risposta  se prima non arriva una  ripresa economica e non si fanno ripartire i settori produttivi. Purtroppo i primi atti del governo Renzi non sembrano andare in  questa direzione».

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