Tre acquisti e quattro cessioni: questo il bilancio del mercato invernale del Palermo. Una sessione nella quale il club rosanero ha inserito in organico tre pedine da Serie A spendendo poco più di 5 milioni di euro, per un investimento totale - compresi i complessivi ingaggi per le relative durate dei contratti - di ben oltre 10 milioni. Movimenti e soprattutto impegni finanziari che, probabilmente, nessuno si aspettava, ma la strategia è stata quella di provare ad invertire immediatamente la rotta di questa stagione e tentare di rilanciarsi nella corsa ad un buon piazzamento play-off per poi giocarsi tutte le carte possibili negli spareggi dalla quale uscirà la terza formazione promossa in Serie A. La palla, dunque, adesso passa a Dionisi. Ma andiamo con ordine partendo ovviamente dalle entrate, tutte di spessore e grande caratura, messe a segno con grande maestria da parte del neo ds rosanero Osti, che pochissime settimane fa ha sostituito l’esonerato De Sanctis. Il primo colpo messo a segno è stato Magnani, centrale di grande esperienza nella massima serie che aveva un contratto in scadenza con il Verona il prossimo giugno. Il club di viale del Fante ha immediatamente intavolato una trattativa e l’ha portata a termine con il massimo risultato spendendo una cifra inferiore a 500 mila euro per fargli indossare la maglia rosanero, con la quale ha già esordito da titolare nella sfida contro il Pisa al Barbera. Per Magnani un contratto fino al 2028 a circa 700 mila euro netti all’anno. Un tassello fondamentale per una retroguardia che troppo spesso, seppur i numeri dicano che sia una delle migliori del campionato, ha sofferto e vissuto di alti e bassi con alcuni errori individuali che puntualmente sono stati pagati in maniera forse eccessivamente cara. L’affare che ha impiegato più energie, tempo e anche dal punto di vista economico più significativo è stato quello relativo a Pohjanpalo che oggi alle 18 saluterà i tifosi allo stadio. Attaccante di comprovata affidabilità e rendimento in Serie B, sono i numeri a certificarlo, strappato al Venezia per 4 milioni e 750 mila euro dopo una lunga attesa, dettata dai dubbi dei lagunari nel cederlo e dalla difficoltà degli arancioneroverdi a trovare un sostituto all’altezza. Il finlandese ha siglato un contratto di tre anni e mezzo (fino al 2028) con opzione per una stagione successiva e cifre monstre per la categoria: circa un milione e mezzo. Ingaggio importante per un centravanti che con Brunori (Le Douaron ovviamente adesso parte leggermente più indietro) va a comporre una coppia d’attacco praticamente da sogno considerata la vena realizzativa che entrambi hanno mostrato nelle precedenti due stagioni. A completare il quadro degli arrivi è stato Audero, portiere italo-indonesiano cresciuto nella Juventus, prelevato dal Como in prestito secco con diritto di riscatto che diventa obbligo al verificarsi di determinate condizioni. L’estremo difensore classe 1997 è probabilmente il vero colpo a sorpresa (Pohjanpalo lo è anche, ma in relazione all’importanza del giocatore e non relativamente al ruolo). Le recenti prestazioni di Desplanches e Sirigu non hanno convinto al punto di dover intervenire anche in porta con un interprete del ruolo che di fatto è un profilo da Serie A. Sfumata, invece, la ciliegina sulla torta Mazzitelli, centrocampista in forza sempre al Como (in prestito con obbligo di riscatto dal Frosinone), che la società di viale del Fante ha a lungo trattato, ma alla fine non si è trovata la quadra definitiva tra tutte le parti in causa. Il centrocampista si è accasato al Sassuolo. Capitolo a parte per le uscite, la maggior parte già messe in conto e per certi versi programmate in fase di apertura della finestra trasferimenti. Tra chi non è riuscito ad incidere c’è sicuramente Saric, passato al Cesena in prestito con diritto di riscatto, mentre sono andati a giocare i giovani Peda (Juve Stabia), Appuah (Valenciennes) e Nespola (Flaminia). Da definire la questione Nedelcearu, che sembrava destinato all’Akron Togliatti dove, però, può ancora finire visto che il mercato russo però chiude giovedì. Resta, invece, Buttaro per il quale è sfumato il trasferimento alla Carrarese. Saltato il ritorno di Henry al Verona e quindi il suo successivo trasferimento alla Salernitana. Il francese rischia di essere il 19° «over» e finire fuori lista, a meno che appunto non esca Nedelcearu per fargli spazio. Infine, con l’approdo di Lucioni al Frosinone, in Serie B, il club rosanero risparmierà sulla sua buonuscita.