Palermo

Domenica 24 Novembre 2024

Palermo, il nodo allenatore tiene fermo il mercato: non decolla la trattativa per Calò

Giacomo Calò

Una clessidra, un commento ad un post su Instagram. É Salvatore Elia, uno dei nuovi acquisti del Palermo, ad aver lanciato l'ultimo indizio di mercato. Il messaggio era riferito a Giacomo Calò, centrocampista di proprietà del Genoa, che sembrerebbe essere molto vicino al Palermo. D'obbligo, però, usare il condizionale. Adesso più che mai, visto che non si conosce ancora il nome del nuovo allenatore. Il suo procuratore, ha confermato che la trattativa non si chiuderà senza l'ok del nuovo "condottiero" sulla panchina rosanero. Insomma un mercato che dopo i 5 innesti nel giro di 2 settimane (Devetak, Elia, Sala, pierozzi e Nedelcearu), si è di nuovo congelato. Ma questa volta a causa del terremoto scoppiato in società proprio 7 giorni fa. Ad una settimana di distanza, tuttavia, il Palermo targato City Group non ha ancora un allenatore, né un direttore sportivo. Ad interim, sono stati nominati Di Benedetto e Rinaudo, nel ruolo di allenatore e diesse. Uno scenario grigio, a pochi giorni dalla sfida di Coppa Italia contro il Torino (sabato 6 agosto) e a 10 giorni esatti dal primo impegno in campionato contro il Perugia, al Barbera. E come se non bastasse, a rincarare le dose del malcontento ci pensa un mercato al momento immobile, mentre le altre squadre si stanno rinforzando. Calò, potrebbe aspettare ancora qualche giorno, ma non all'infinito. Il centrocampista, che ha militato nell'ultima stagione al Benevento in Serie B, potrebbe ascoltare nuove offerte se il Palermo non dovesse trovare una soluzione in tempi rapidi. Per Sokratis Papastathopoulos, invece, si era fatto soltanto un sondaggio. Ma non si potrà andare oltre, almeno per il momento. Il difensore centrale ex Milan, Arsenal e Genoa, sarebbe un rinforzo di qualità ed esperienza. Eliminato dai preliminari di Champions League con il suo Olympiakos, il 34enne greco starebbe pensando di cambiare aria. É molto probabile, comunque, che per le prime due giornate di campionato la squadra possa essere (quasi) la stessa dello scorso anno, anche se con qualche pedina in meno e con qualche innesto in più.

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