Trasferta vietata a Bolzano per i tifosi del Palermo, lo stop diventa un caso politico
Südtirol-Palermo si giocherà senza i tifosi rosanero sugli spalti del Druso. A poche ore dall'inizio del match, domani (14 settembre) alle 17.15, il Commissario di Governo di Bolzano ha vietato la trasferta ai tifosi siciliani per motivi di ordine pubblico, nonostante fossero già stati venduti i tagliandi. «Decisione inammissibile e discriminatoria. Presenterò un’interrogazione urgente e chiamerò il Commissario di Governo di Bolzano a rispondere in Parlamento». Così, in una nota, Carolina Varchi, segretario di presidenza della Camera dei deputati e responsabile di Fratelli d’Italia per le Politiche del Mezzogiorno, in merito al divieto di trasferta. «Apprendere, a poche ore dalla partita Südtirol-Palermo, che il Commissario del Governo per la provincia di Bolzano ha vietato la trasferta per i residenti in Sicilia lascia sbigottiti e suscita profonda indignazione. Una decisione inammissibile, senza precedenti, che crea non poco disagio soprattutto tra i tifosi rosanero, molti dei quali avevano già sostenuto spese importanti per organizzare la trasferta non esattamente agevole da Palermo», ha precisato Varchi. «Non esiste alcuna ragione oggettiva che possa giustificare un provvedimento tanto restrittivo e discriminatorio: non ci sono episodi conflittuali pregressi tra le tifoserie, e il divieto limitato esclusivamente ai residenti in Sicilia assume i contorni di una misura vessatoria. Presenterò un’interrogazione urgente per conoscere nel dettaglio le motivazioni che hanno portato a un simile atto e soprattutto pretendo che sia fatta chiarezza. Non ci si può permettere di colpire migliaia di tifosi onesti, che chiedono solo di poter seguire la propria squadra», ha aggiunto la politica di Fratelli d’Italia. «Chiamerò in Parlamento a rispondere di tale operato il Commissario del Governo, perché un provvedimento così arbitrario e penalizzante non può passare sotto silenzio. È in gioco non solo la passione sportiva, ma il rispetto dei cittadini siciliani e dei loro diritti», ha concluso Varchi.
Il sindaco Lagalla: «Inaccettabile»
«Apprendo con grande amarezza e profonda indignazione la decisione del commissario di Governo di Bolzano di vietare, a poche ore dalla partita Südtirol-Palermo, la trasferta ai tifosi rosanero residenti in Sicilia. Una scelta che considero ingiustificata e irrispettosa, tanto nei modi quanto nei tempi. Non si può accettare che centinaia di tifosi, che avevano già acquistato biglietti aerei, organizzato spostamenti e sostenuto spese significative per seguire con passione e correttezza la propria squadra, vengano trattati in questo modo - ha detto il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla. Per queste ragioni, sosterrò qualsiasi iniziativa volta a conoscere le motivazioni di questo atto e a fare chiarezza su questa vicenda. Esprimo la mia piena solidarietà a tutti i tifosi del Palermo penalizzati da questa decisione tardiva e immotivata e auspico che in futuro scelte di questo tipo vengano adottate con maggiore attenzione, rispetto e trasparenza. Palermo merita di essere rappresentata in ogni stadio d’Italia, così come i suoi tifosi meritano rispetto per la loro passione e il loro comportamento esemplare».
Il Palermo Fc: «Tifosi mortificati»
Il club di viale del Fante stamattina ha pubblicato un comunicato sul sito ufficiale: In seguito al divieto di vendita dei biglietti per la gara Südtirol-Palermo ai residenti nella Regione Sicilia, il Palermo FC intende esprimere tutta la propria forte amarezza, già manifestata agli organi competenti, per la tempistica e le modalità di un provvedimento che penalizza i tifosi del Palermo a meno di 48 ore dall’inizio della gara, pur non potendo entrare nel merito dell’ordinanza». Nella nota si legge ancora che «i tifosi sono gli unici protagonisti del calcio: per tale ineccepibile ragione è doveroso pretendere un maggior senso di responsabilità nell’applicazione di principi, in coerenza con la necessità diffusa di garantire una partecipazione sempre più ampia degli sportivi italiani in stadi nuovi e all’avanguardia. Privare i tifosi della possibilità di assistere a una partita, non è una soluzione ma anzi, di per sé, la negazione stessa di quegli stessi principi. Ancor più grave se ciò finisce per mortificare chi non ha più il tempo e la possibilità di riparare agli impegni presi. Il club rosanero non condivide e non condividerà, pertanto, qualsiasi atteggiamento irrispettoso nei confronti dei sacrifici di famiglie e appassionati, che percorrono migliaia di chilometri investendo tempo e denaro per sostenere la propria squadra del cuore».