
Prime prove di 3-4-2-1 per il Palermo. Nel secondo giorno di ritiro, Inzaghi ha cominciato a introdurre il sistema di gioco principale. La parola chiave è stata ‘intensità’. La seduta mattutina ha visto la squadra impegnata tra palestra e campo. I giocatori hanno svolto dei test di forza con l’esoscheletro: si tratta di una valutazione funzionale per riscontrare squilibri muscolari. Inoltre, è stato effettuato un test incrementale massimale a esaurimento per valutare la massima capacità aerobica attraverso metabolimetro, uno strumento che misura il consumo di ossigeno durante l’esercizio fisico. La nutrizionista, inoltre, ha valutato la composizione corporea dei calciatori.
I rosa sono poi scesi in campo per degli esercizi di tecnica individuale. Il d.s. Osti non si è perso un momento dell’allenamento mattutino, tra una chiamata e un colloquio con i rosanero. Nel pomeriggio, spazio alla tattica: Inzaghi ha puntato sul 3-4-2-1, lavorando sulle uscite con le catene laterali e sulla costruzione dal basso. Tante le indicazioni del tecnico, che ha spesso interrotto gli esercizi per dare consigli e spiegare bene tutti i movimenti. Al termine della seduta pomeridiana si è svolta una partitella a tema, terminata col punteggio di 2-2. Reti di Lund, Pohjanpalo, Di Francesco e Corona. Primi abbozzi anche della formazione che, al momento e al netto dei prossimi rinforzi di mercato (Gyasi è in arrivo), dovrebbe essere quella titolare. Diakité, Magnani e Ceccaroni hanno composto il terzetto difensivo; Pierozzi e Augello sulle fasce, Gomes e Blin mediani. Vasic e Brunori sono stati schierati da trequartisti dietro Pohjanpalo, ma Inzaghi ha comunque mischiato le carte.

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