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C’è un Palermo che cambia, caccia alle seconde linee

Si preannunciano diverse partenze tra chi non ha inciso dalla panchina. Di Mariano e Insigne sul mercato, Le Douaron e Ranocchia dentro al progetto

Mai decisive, spesso in affanno e poco adeguate per competere ad alto livello: lo scarso apporto delle seconde linee del Palermo è stato uno dei principali talloni d’Achille nella stagione appena conclusa, con una differenza davvero evidente rispetto agli avversari e un atteggiamento raramente propositivo che ha irritato più d’una volta il pubblico rosanero.

Il club di viale del Fante ha tracciato la linea: sarà rivoluzione, con pochissime conferme e tanti addii, ma soprattutto con la sensazione che quest’estate non saranno ammessi errori nella scelta dei giocatori. A salutare, tra chi è già in organico e chi rientra dai prestiti, potrebbero essere addirittura in quindici: qualcuno sarà ceduto a titolo temporaneo per giocare con continuità, altri terminerebbero in anticipo la propria avventura in Sicilia.

L’unico che ha già detto addio al Palermo è Henry, rientrato al Verona dopo il prestito: gli altri sanno che le percentuali di permanenza in rosanero non sono alte, ma proveranno comunque a convincere Osti e Inzaghi (se, come probabile, sarà il nuovo allenatore) di poter fare ancora parte del progetto. Quelli che hanno più possibilità di restare sono Verre e Di Francesco, che hanno l’esperienza giusta per dare una scossa alle partite; sub iudice anche Gomis, ma nel suo caso dipenderà dalla volontà di rimanere come «dodicesimo».

In sette si apprestano a lasciare la Sicilia dopo un 2024/25 deludente.

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