
L’effetto Barbera all’inverso. Il Palermo non riesce a trasformare il suo stadio in un fortino, anzi, sembra soffrire più del dovuto proprio tra le mura amiche. Nelle 17 partite giocate in casa, i rosanero hanno incassato sei sconfitte (a fronte di 7 successi e 4 pari), un dato che colloca la formazione allenata da Dionisi tra le più battute in assoluto nel campionato cadetto per rendimento interno. Peggio hanno fatto soltanto Reggiana e Cittadella, rispettivamente con sette e nove sconfitte, due squadre che però lottano per la permanenza in categoria e che hanno obiettivi e ambizioni profondamente diversi da quelli del Palermo.
Il dato è ancor più sorprendente se si considera il valore assoluto della rosa e le aspettative create attorno al progetto tecnico in estate. Una squadra costruita per vincere, che però ha alternato prestazioni autorevoli e convincenti a passaggi a vuoto difficili da spiegare. In casa, in particolare, si è passati da picchi altissimi, come la coinvolgente e convincente vittoria per 5-3 contro la capolista Sassuolo, a momenti di forte discontinuità e cali di concentrazione, come nella rimonta subita giovedì per mano del Südtirol, che ha fatto il colpaccio approfittando di qualche errore individuale e di mancanza di lucidità.
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