In una classifica dai contorni sempre più strani, l’unico imperativo per il Palermo dev’essere quello di salire ancora: per farlo però bisogna trovare con la massima urgenza quell’equilibrio che finora è mancato e soprattutto ottenere il massimo in termini di risultati. La gara di Catanzaro, contro una diretta concorrente per i play-off che in casa non perde dal 21 dicembre, darà indicazioni più chiare su cosa vuol fare da grande il Palermo: una vittoria varrebbe l’aggancio al sesto posto, un pareggio o una sconfitta lo vedrebbero allontanarsi quasi definitivamente e con esso il vantaggio del campo nel primo turno degli spareggi.
Dionisi deve risolvere soprattutto la questione dei finali di gara: 8 dei 9 gol incassati nelle ultime quattro partite sono infatti arrivati dopo il 70’ e contro Cremonese e Bari hanno portato a sconfitte difficili da digerire. Proprio la gara di 16 giorni fa al San Nicola, al netto degli errori arbitrali, sarà l’esempio da non ripetere per arrivare ai play-off con lo slancio migliore: i rosa dovranno tenere alta la concentrazione fino all’ultimo minuto perché, soprattutto con avversarie di alta classifica, la minima flessione può costare cara.
Uno dei temi su cui il tecnico si è soffermato in conferenza riguarda l’aspetto mentale e, nello specifico, la necessità di non farsi condizionare da fattori esterni. Il rinvio improvviso della sfida con la Carrarese è certamente tra questi, ma non va dimenticata l’assenza dei tifosi per la seconda trasferta consecutiva: una decisione, quella delle autorità competenti, accolta negativamente dal club di viale del Fante, che per ottenere il massimo nelle ultime partite stagionali ha bisogno del sostegno del suo pubblico sia in casa sia fuori.
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