
Per continuare a restare saldamente agganciato al treno dei play-off, mettersi alle spalle la dolorosa sconfitta rimediata la scorsa settimana al San Nicola contro il Bari e riaccendere - seppur parzialmente - l’entusiasmo di una piazza esigente e appassionata, al Palermo domani servirà una sola cosa: vincere. E vincere bene, possibilmente, contro una Carrarese ostica e in salute, approfittando del calore del Barbera in quella che sarà una Pasquetta calcistica fuori dagli schemi, ma potenzialmente decisiva per il prosieguo del campionato.
Tradizionalmente, il lunedì dell’Angelo non ha portato grande fortuna ai colori rosanero: lo raccontano i numeri che parlano di due pareggi e due sconfitte nelle ultime quattro uscite giocate in questa data. Una sorta di piccolo tabù, dunque, che la formazione di Dionisi è chiamata a sfatare con una prova di maturità, determinazione e spirito di appartenenza. Le parole d’ordine, infatti, saranno lucidità e coraggio, cercando di ritrovare quelle certezze che avevano caratterizzato le due vittorie precedenti alla trasferta di Bari: prestazioni solide, convincenti, figlie di una precisa identità di gioco e di una formazione finalmente rodata. Per farlo, il tecnico rosanero dovrebbe tornare a schierare l’undici tipo, quello che aveva garantito equilibrio e qualità in entrambe le fasi. In difesa rientrerà Ceccaroni, pronto a riprendere il suo posto sul centrosinistra del pacchetto arretrato, mentre a centrocampo, in chiave più offensiva, verrà riproposto Segre nella sua inedita, ma sempre più convincente, veste di trequartista: una soluzione che ha dato dinamismo, inserimenti e anche solidità al reparto. Ne consegue una probabile panchina per Ranocchia e Verre, apparsi opachi a Bari. Quella contro la Carrarese si presenta dunque come una sorta di gara della verità per il Palermo, un banco di prova fondamentale per testare la reale consistenza di una squadra che ha alternato exploit entusiasmanti - come il 5-3 inflitto alla capolista Sassuolo - a passaggi a vuoto che hanno sollevato più di un interrogativo sul piano della continuità. I toscani allenati da Calabro arrivano al Barbera con un buon momento di forma alle spalle: quattro risultati utili consecutivi hanno permesso loro di risalire la classifica e prendere una boccata d’ossigeno rispetto alla zona calda. Tuttavia, la lotta per la salvezza è ancora lunga e ogni partita rappresenta un’occasione per rosicchiare punti preziosi. Certo, i numeri in trasferta non sono incoraggianti per la Carrarese: una sola vittoria lontano da casa - datata 5 ottobre - a fronte di sei pareggi e ben nove sconfitte. Ma proprio per questo sarà fondamentale per il Palermo non sottovalutare l’avversario, che già all’andata seppe imporsi di misura grazie a una prova compatta e cinica. Guai, dunque, a pensare che sarà una passeggiata. Servirà un atteggiamento propositivo, grintoso, da grande squadra. E soprattutto servirà la fame, quella voglia di far bene davanti al proprio pubblico, che si spera possa rispondere presente anche in una giornata festiva, superando la soglia delle 20.000 presenze. Una Pasquetta rosanero, per vivere una giornata diversa, carica di passione e - si spera - anche di sorrisi.
Massimiliano Radicini
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