
La scossa dei «senatori» per provare a risollevare le sorti della squadra. Questa è l’arma su cui il Palermo punterà per il rush finale di campionato, a partire dalla delicata sfida contro la Salernitana di dopodomani. Non è solo una questione tecnica, perché l’organico vanta qualità indiscutibili, ma piuttosto di mentalità, di carattere e di personalità. L’obiettivo minimo è centrare i play-off, un traguardo imprescindibile per provare a salvare una stagione che ha preso una piega decisamente diversa rispetto alle ambizioni iniziali. Una volta dentro, in linea teorica, potrebbe accadere di tutto.
A comprendere il peso specifico e l’importanza di chiudere la stagione regolare tra le prime otto sono soprattutto i «senatori» del gruppo. Giocatori che, con maggiore esperienza e conoscenza dell’ambiente rosanero, sanno quanto sia fondamentale per la città e i tifosi, oltre che per la società, raggiungere l’obiettivo. In prima linea c’è ovviamente il capitano Brunori, leader carismatico e tecnico, che non ha mai fatto mancare impegno, dedizione e attaccamento alla maglia, dimostrando sul campo, con i suoi gol, il desiderio di portare il Palermo il più in alto possibile.
Ma la responsabilità non è solo sulle sue spalle. Accanto a lui altri «senatori» sono chiamati a fare la differenza: Ceccaroni, Di Francesco, Gomes e Segre, elementi chiave che conoscono bene le dinamiche del gruppo e che hanno il compito di compattare lo spogliatoio. La pesante sconfitta contro la Cremonese ha lasciato delle ferite, ma adesso serve una reazione immediata, un cambio di passo deciso per rimettere il Palermo sulla carreggiata giusta.
In momenti come questi è la personalità a fare la differenza. I «senatori» devono essere i primi a dare l’esempio, a trasmettere quella determinazione necessaria per trascinare l’intera squadra fuori dalla crisi. Il morale non è dei migliori, soprattutto dopo essere scivolati fuori dalla zona play-off, ma la classifica non riflette il vero valore di questa rosa. La qualità per ambire in alto c’è, manca solo la scintilla che riaccenda l’entusiasmo e restituisca fiducia nei propri mezzi.
La sfida contro la Salernitana rappresenta l’occasione perfetta per dimostrare che il Palermo è ancora in corsa. Anche gli avversari hanno bisogno disperato di punti, rendendo la partita una vera battaglia in cui prevarrà chi avrà più fame e più determinazione. Le due settimane di sosta sono state intense, tra riflessioni e confronti, ma possono essere servite per guardarsi negli occhi e comprendere gli errori commessi. Ora è tempo di reagire e di remare tutti nella stessa direzione. Il Palermo ha ancora il destino nelle proprie mani: la parola passa al campo.
In queste situazioni, conta ogni dettaglio: dall’atteggiamento mentale alla gestione delle pressioni esterne. Tocca ai giocatori trasformare la delusione in energia positiva, rimanere uniti e affrontare ogni gara come una finale. Nulla è ancora perduto, ma servono risposte concrete, carattere e voglia di lottare fino all’ultimo minuto. Dopodomani sarà uno degli ultimi treni sul quale provare a salire e dimostrare il reale valore del gruppo. E tanto passa dai «senatori»...

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