Palermo, adesso serve il bunker
La prima gara stagionale con 3 gol subiti ha fatto malissimo, cancellando con un colpo di spugna tutte le certezze accumulate nelle partite precedenti: troppo grave il black-out degli ultimi minuti con la Cremonese, troppo molle la reazione alle sortite offensive degli avversari in occasione di ciascun gol; adesso la sfida alla Salernitana servirà a rimettersi in carreggiata e dimostrare che quello con i grigiorossi è stato solo un passaggio a vuoto, dettato da fattori più mentali che tecnici. Se in precedenza i gol subiti dai rosa erano imputabili soprattutto a errori individuali più che di reparto (Desplanches con il Pisa, Nikolaou con lo Spezia, Audero con la Sampdoria gli esempi più lampanti nel 2025), nell’ultima partita è l’intera retroguardia a essere andata in tilt: lo scarso supporto degli esterni (soprattutto Diakité a destra) e il fatto che mezza squadra abbia chiuso con i crampi hanno certamente inciso, ma la rapidità e la qualità tecnica degli avversari hanno messo alle corde il terzetto difensivo di Dionisi. In questo senso la gara dell’Arechi sarà un bel banco di prova: i campani hanno il secondo peggior attacco della B, ma in casa hanno cambiato marcia nel 2025. L'articolo completo sul Giornale di Sicilia in edicola e nell'edizione digitale.