
Con la conquista di un buon piazzamento ai play-off, che al momento appare tutt’altro che scontata, tutti i giocatori saranno chiamati a dare di più, soprattutto quelli che finora hanno dato troppo poco in termini di gol e assist. In particolare, uno step verrà richiesto agli esterni a tutta fascia: nonostante negli ultimi mesi il Palermo abbia alzato i giri sul piano realizzativo, i guizzi sono arrivati quasi sempre da centrocampisti o attaccanti, mentre le corsie continuano a essere un punto debole in fase sia offensiva che difensiva.
In questo senso la gara con la Cremonese è stata forse la più disastrosa: gli esterni di Stroppa hanno fatto il bello e il cattivo tempo, quelli di Dionisi hanno subito per 90’ senza mai trovare contromisure efficaci.
Il tecnico sarà innanzitutto chiamato a dare stabilità nelle gerarchie: a inizio stagione i titolari erano Diakité a destra e Lund a sinistra, adesso sono Pierozzi e Di Francesco. In mezzo c’è stato il passaggio dal 4-3-3 al 3-4-2-1, che sulle fasce richiede interpreti capaci di svolgere entrambe le fasi: in questo momento a dare più garanzie sono l’ex Fiorentina e il numero 17, ma il cambio di passo in termini di gol e assist si è visto solo in minima parte.
Prossimamente Dionisi avrà a disposizione anche Di Mariano, che le cose migliori in rosanero le ha fatte vedere da esterno a tutta fascia sulla destra: la delicatezza del suo infortunio non gli permetterà di essere al 100% nell’immediato, ma in chiave play-off il suo apporto può essere importante.
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