
Mai come in questo momento per risalire è fondamentale aggrapparsi alle poche certezze rimaste: tra queste nel Palermo c’è certamente un comparto offensivo che, al di là dei nomi di chi lo guida, da un paio di mesi ha finalmente sfoderato quell’efficienza che nella prima parte di campionato si era vista solo a sprazzi. Tale trasformazione è evidente soprattutto in fase realizzativa: i rosa nel girone d’andata avevano uno dei peggiori attacchi della Serie B, ora sono settimi per gol segnati; resta comunque un abisso tra le 62 reti del Sassuolo e le 36 di Brunori e compagni, ma i segnali che il Palermo sta dando alla concorrenza, grazie soprattutto al contributo sottoporta del capitano e di Pohjanpalo, è un bel segnale in ottica play-off.
I due nel 2025 hanno già segnato nove gol, cinque con il bomber di Macaè e quattro con il finlandese: da quando quest’ultimo è sbarcato in Sicilia, i rosa non hanno mai chiuso una partita senza che uno dei due andasse in rete. Insieme sono arrivati a 95 marcature in Serie B a partire dal 2022 (43 Brunori, 52 Pohjanpalo di cui 48 con il Venezia): Dionisi sa che per dare una sterzata definitiva alla stagione ha bisogno che mantengano una simile vena realizzativa fino alla fine, purché ad accompagnarla ci sia un guadagno di posizioni in classifica. Entrambi sono uno spauracchio costante per le difese avversarie, soprattutto per la capacità di accendersi in un lampo anche quando non sembrano granché ispirati: da un lato ci sono il carisma e l’abilità tra le linee del numero 9, dall’altro la determinazione nei duelli aerei e l’intelligenza tattica del finlandese; a ciò si aggiunge una comune freddezza dal dischetto, che gli ha permesso di trasformare quattro volte (due a testa, senza mai sbagliare) nelle ultime cinque partite.
È per merito loro, ma non solo, se il Palermo attualmente ha la striscia realizzativa più lunga in Serie B: dalla scena muta con la Carrarese in poi i rosa hanno infilato 14 gare consecutive a segno, con 20 gol segnati di cui 13 dagli attaccanti; particolarmente felici i numeri delle ultime sei partite, con 11 reti complessive che rendono il comparto offensivo di Dionisi il secondo migliore tra i cadetti (meglio solo la Cremonese con 14), mentre se si guarda alle gare disputate nell’anno solare l’unica senza reti di una punta è quella con la Reggiana (marcatore Ceccaroni). Di fronte a una simile efficienza i presupposti per un finale di stagione a marce alte ci sono tutti, ma per portare a casa i risultati servirà un atteggiamento agli antipodi con quello visto nei finali con Spezia, Cremonese ma anche Sampdoria, in cui il Palermo anziché approfittare della superiorità numerica è sembrato quasi accontentarsi del pareggio.
Al momento i rosa sono fuori dalle prime otto, seppur di poco, e nelle prossime settimane avranno tre scontri diretti in trasferta con Bari, Catanzaro e Cesena: per fare bottino pieno si affideranno all’ispirazione dei loro centravanti, sperando che tengano il ritmo dimostrato finora. Il messaggio da trasmettere fin dalla prossima partita, contro la Salernitana, sarà quello di aver superato i malumori degli ultimi giorni ed essere tutti compatti verso l’obiettivo stagionale: Brunori e Pohjanpalo avranno il compito di trascinare il Palermo a suon di gol, ma servirà a poco senza l’apporto tattico e mentale degli altri nove rosanero in campo.

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