
Adesso bisogna alzare il livello di concentrazione, ancora di più dopo un avvio shock come quello contro la Sampdoria: per Dionisi la sfida con la Cremonese non è un bivio, ma la prima di nove finali in cui il Palermo dovrà dimostrare di essere diventato grande e di non perdersi più nelle imperfezioni che hanno contraddistinto diversi momenti della stagione.
Il tecnico chiede ai suoi ragazzi di giocare con la testa libera e non guardare la classifica, che ad oggi li vede a -6 dall’avversario di stasera. «Non è ancora iniziato il countdown play-off – sottolinea – ogni partita è fondamentale e va vissuta senza pensare alle precedenti o alle successive: se vincessimo faremmo un bel balzo, ma in questo momento i valori in Serie B sono assottigliati e saranno tutti scontri diretti. Nel girone d’andata abbiamo fatto poche vittorie, dobbiamo farne di più per raggiungere il nostro obiettivo: la nostra volontà può e deve fare la differenza». Sullo sprint finale dopo l’ultima pausa per le nazionali, Dionisi evidenzia come «queste due settimane saranno fondamentali per ricaricare le batterie, recuperare qualcuno e rivedere qualcosa in termini di gerarchie: Di Mariano è uno dei giocatori che potrebbe tornare disponibile dopo la sosta».
Capitolo Cremonese: non mancano i riferimenti allo 0-1 di agosto allo Zini, ma per il tecnico al Barbera sarà una gara completamente diversa. «La Cremonese è una delle squadre più forti del campionato – spiega – vorrà riprendersi la Serie A dopo che l’anno scorso gli è sfuggita per poco: da gennaio abbiamo conquistato i loro stessi punti, eppure sappiamo che avremmo potuto farne ancora di più. È la squadra con più possesso palla in Serie B, quindi servirà una partita coraggiosa più dell’andata: firmerei comunque per un altro 1-0, perché a volte può andare bene essere meno belli ma più efficaci».
Dionisi torna poi sul pareggio di Genova, difendendo nuovamente sia il proprio portiere sia la scelta di costruire dal basso: «I ragazzi sanno di aver fatto una partita con gli attributi e aver reagito al momento di difficoltà. Audero ha il carattere e l’esperienza per superare l’errore commesso a inizio partita e lo ha già dimostrato nel primo tempo; sappiamo di aver lasciato qualcosa per strada, ma adesso siamo pronti a riprendercelo. Qualcuno dice che nei primi minuti andrebbe buttata via la palla, ma non è quello che voglio: ai giocatori ho detto che non voglio più vedere una gestione dei possessi come contro lo Spezia».
I dubbi di formazione non mancano, a cominciare da chi sostituirà lo squalificato Pierozzi: «Diakité ha già ricoperto quel ruolo, ma non è l’unica possibilità. Ho un organico ampio e tanti giocatori duttili, pure Vasic è un’opzione: a Genova non stava bene e ho deciso di non schierarlo». Rebus da sciogliere pure in mezzo al campo: «Gomes e Blin sono due giocatori importanti per l’equilibrio della squadra, ma mi dispiace togliere minuti a Segre. Ho tante scelte a disposizione, compreso Ranocchia che sta interpretando benissimo il suo ruolo attuale; la decisione su chi gioca a centrocampo dipende anche dalla disponibilità in attacco e io per ora ne ho tanta, fermo restando che per ora non voglio rinunciare alle due punte».
Il tecnico chiude soffermandosi proprio sulla loro intesa: «Brunori è un giocatore duttile e in allenamento sta cercando di migliorare il dialogo con Pohjanpalo. Si sono trovati fin dall’inizio e mettono a disposizione sempre qualcosa in più l’uno dell’altro. Negli ultimi venti metri dobbiamo comunque migliorare nell’occupazione dell’area».

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