Mezzo vuoto o mezzo pieno? La storia del riempimento del bicchiere che piace tanto a Dionisi è quanto mai d’attualità dopo questo pareggio in casa della Sampdoria. Per come si era messa dopo 50 secondi, si potrebbe dire che l’1-1 non dispiace. Per come si è evoluta la partita, si può invece affermare che il pareggio è farcito di rimpianti, perché il Palermo ha giocato oltre mezzora in superiorità numerica quando un po’ di storia era stata già scritta con il gol iniziale di Coda (patatrac di Audero) e la rete di Pohjanpalo, la quarta di fila da quando è in rosanero. Una partita che consegna il quinto risultato utile consecutivo al Palermo che solo oggi capirà, però, se sarà ancora dentro il perimetro play-off. Se il Sassuolo capolista rispetterà il pronostico, il Bari se ne tornerà a casa senza niente e l’ottavo posto sarà mantenuto. In caso di miracolo dei pugliesi, allora si dovrà nuovamente inseguire. Il Palermo, ieri, a Marassi l’ ha fatto sin da subito perché Audero ha consegnato il vantaggio alla sua ex squadra e a Coda con un’azione suicida (passaggio per Ranocchia che s’è trasformato in un assist letale). Un harakiri che sarebbe potuto costare carissimo e che, invece, è stato assorbito con «eleganza» con il passare dei minuti. Il Palermo pre mercato invernale, probabilmente, da un inizio choc così non si sarebbe più ripreso. Quello attuale, invece, ha dimostrato di avere uno spirito diverso. Lo schiaffo è stato forte, ma il Palermo non s’è fermato a quello sciagurato errore di Audero. Anzi, è andato subito oltre, mettendo in mostra quelle qualità che servivano per tirarsi fuori dalla buca. L'articolo completo oggi sul Giornale di Sicilia in edicola e nell'edizione digitale.