
Cinque partite in un mese che possono decidere un intero campionato, in un senso o nell’altro: il Palermo ha dalla sua parte una ghiotta opportunità per risalire la china negli impegni che lo condurranno fino alla sosta, ma con la distanza dai play-out che si è ridotta ad appena 3 punti non è più permesso alcun passo falso. Dionisi, che aveva iniziato il 2025 vincendo le prime due partite per poi raccoglierne uno nelle successive tre, dovrà sciogliere una serie di nodi sia tattici sia psicologici: solo dimostrando di aver svoltato sul piano emotivo i rosa potranno togliersi soddisfazioni nelle prossime uscite e accorciare perlomeno sul quarto posto, attualmente distante 9 punti.
Il calendario da qui a metà marzo dice Mantova in casa, Cosenza fuori, Brescia in casa, Sampdoria fuori e Cremonese in casa: classifica alla mano si tratta quattro impegni sulla carta abbordabili (ma con il Palermo mai dire mai) e uno difficile ma non impossibile, contro i grigiorossi cui già all’andata Brunori e compagni hanno inflitto un dispiacere. Il problema dei rosa riguarda proprio la difficoltà nel gestire le sfide apparentemente più semplici: nessuna delle squadre che precederanno la Cremonese è stata infatti battuta nella prima parte di campionato.
Da questo filotto si capirà dunque se il Palermo, che rispetto al girone d’andata può contare su innesti di alto livello, avrà risolto i problemi con le «piccole» o rimarrà intrappolato in una spirale che blocca ogni prospettiva di alta classifica: l’auspicio della piazza è che da qui alla sosta vengano messi in cascina 15 punti, ma vanno evitati tutti quei blackout che finora hanno bloccato le ambizioni dei rosa. Nessuna delle prossime avversarie vive un momento particolarmente brillante, ma alcune sono in ripresa e puntano sulla carica emotiva per provare uno scherzetto al Palermo; dal canto loro Brunori e compagni devono dimenticare il più in fretta possibile la delusione del Picco e pensare soprattutto ai primi 92’, in cui si erano difesi con ordine e là davanti avevano mostrato cinismo e cattiveria.
Il Mantova viene da un punto nelle ultime tre, con 8 gol subiti che hanno portato il totale a 37: solo il Südtirol in Serie B ha fatto peggio con 42, toccherà dunque ai rosa metterne a nudo le fragilità difensive nel giorno del debutto di Pohjanpalo al Barbera. Il Cosenza ha messo fine contro la Carrarese a una striscia lunghissima di gare senza vittoria, ma la classifica dice ancora ultimo posto: il Palermo dovrà tenere botta in un ambiente caldo come quello del San Vito-Marulla e rompere una maledizione che negli ultimi anni l’ha sempre visto in difficoltà contro i «lupi». Il Brescia ha ritrovato vigore e solidità difensiva con il ritorno in panchina di Maran, che nel match di andata imbrigliò i rosa trovando nel finale il guizzo per vincerla: la strada per la risalita è però ancora lunga, la speranza è che non siano proprio Brunori e compagni a dargli strada. La Sampdoria è forse la più grande incognita della Serie B, con un organico di tutto rispetto e una classifica finora mai decollata: le due vittorie di fila con Cosenza e Modena hanno ridato un po’ di entusiasmo, ma in casa blucerchiata il cantiere resta parecchio aperto e toccherà al Palermo metterne ulteriormente in risalto le fragilità.
Il banco di prova conclusivo prima dell’ultima sosta stagionale è la Cremonese, che anche quest’anno si sta mantenendo in una posizione privilegiata di classifica senza però avere gli spunti per avvicinarsi alla promozione diretta: Dionisi spera di concedere il bis del successo di fine agosto, con la consapevolezza di non poter subire un altro tiro al bersaglio. Il tecnico chiederà ai giocatori di mettere in campo le stesse energie viste con lo Spezia, ma anche di non mollare a pochi metri dal traguardo: il rischio è di precipitare in un abisso che non rispecchia affatto il valore del club e le ambizioni di proprietà e piazza.

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