Tra le 19 avversarie affrontate nel girone d’andata l’unica a lasciare al Palermo una sensazione di manifesta inferiorità fu proprio quella che stasera sarà ospite al Barbera. Nel 2-0 alla Cetilar Arena alla 2ª giornata il Pisa gettò le basi per un’annata che finora è stata fantastica, mentre i rosa evidenziarono una serie di lacune che ad oggi non sono ancora state superate: sterilità offensiva, errori individuali, poca comunicazione tra reparti. Adesso in viale del Fante andrà in scena (o almeno così spera il tifo palermitano) la rivincita: nel frattempo però il distacco tra le due squadre è addirittura di 20 punti.
Nella gara di oggi i rosa saranno chiamati a dimostrare non solo che la differenza di valori non è abissale come dice la classifica e come aveva detto la sfida del 24 agosto, ma anche che la stagione può essere ancora raddrizzata e che le speranze di raggiungere quantomeno il quarto posto non sono così remote: del resto gli ultimi risultati casalinghi, ancor prima delle prestazioni, attestano che questa squadra sa anche reggere l’urto di avversari più rodati. Il problema, ormai noto, è la continuità: Dionisi ha ottenuto due vittorie di fila per la prima volta a inizio gennaio, contro Modena e Juve Stabia, ma lontano dal Barbera raccoglie zero punti da quattro gare consecutive, inclusa l’ultima con la Reggiana.
Conseguenza diretta è una classifica perennemente sull’altalena: il Palermo ha chiuso il 2024 al 12° posto, è risalito fino al quinto con i due successi interni ed è poi ripiombato all’ottavo. Per agguantare un piazzamento di livello nei play-off bisogna mettere a posto quei meccanismi che finora non hanno funzionato: il mercato (Pohjanpalo, Candela, Mazzitelli) in questo senso può dare una mano, ma da lunedì ci sarà lo stop alle trattative e quanto fatto finora non è sufficiente.
Difficile che alla gara di stasera possa prendere parte il pubblico delle gare occasioni: già nelle sfide di inizio anno i numeri erano abbastanza anonimi, in più il ko del Città del Tricolore ha rigettato la piazza nella diffidenza se non addirittura nello sconforto. È chiaro, tuttavia, che un successo di prestigio con il Pisa cambierebbe un po’ le carte in tavola, in quanto costituirebbe un bel biglietto da visita in ottica play-off sull’effettivo potenziale dei rosa. Di fronte troveranno una squadra assemblata ai limiti della perfezione da Inzaghi, che sta riuscendo a tenere il passo del Sassuolo capolista (-2): le tre sconfitte in campionato dei nerazzurri sono però tutte arrivate lontano dalla Cetilar Arena, segno che se un avversario riesce a scoprirne i punti deboli togliersi soddisfazioni è possibile.
Dionisi chiederà alla squadra una reazione innanzitutto mentale: a Reggio Emilia il Palermo, al netto delle discutibili scelte dell’arbitro Marchetti, ha fatto troppo poco per riequilibrare il risultato ed è tornato a casa con una sconfitta decisamente evitabile. Tutt’altro umore invece per il Pisa, galvanizzato dalla vittoria in inferiorità numerica con la Salernitana: per scalfirne le certezze i rosa dovranno ancora una volta gettare il cuore oltre l’ostacolo, dimostrando di saper incidere là davanti e soffrire là dietro.
Possibile il debutto di Magnani, che andrebbe a rimpiazzare Baniya nel terzetto con Nikolaou e Ceccaroni: a proteggere i pali dovrebbe essere ancora una volta Sirigu, che rispetto a Desplanches offre al momento più garanzie nonostante al Città del Tricolore sia stato tutt’altro che perfetto su entrambi i gol. Sulle fasce agiranno nuovamente Pierozzi e Lund: il primo è stato tra i peggiori con la Reggiana ma in fase di spinta può creare non pochi problemi al Pisa, il secondo dovrà trovare un equilibrio tra copertura e ripartenza.
A centrocampo Segre si riprenderà il posto che Vasic gli aveva «sottratto» in Emilia, mentre Gomes e Ranocchia dovrebbero rimanere nella loro piazzola: per Blin, ancora inutilizzato dal ritorno tra i convocati, potrebbe prospettarsi un impiego in corso d’opera. Là davanti intoccabili Brunori e Le Douaron: quest’ultimo ha lasciato il segno negli ultimi tre successi al Barbera, ma un gol contro i nerazzurri avrebbe un peso ben diverso.
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