Da titolare inamovibile a possibile riserva di lusso. La stagione di Federico Di Francesco sta subendo una metamorfosi che era alquanto inaspettata, per uno dei protagonisti della maglia rosanero soprattutto dopo un inizio di annata segnato proprio dalla forma e dalla presenza dell’ex Lecce, vero trascinatore del primo Palermo di Dionisi e capace di decidere diverse amichevoli con le sue reti, come contro il Leicester e il Monza.
Impiegato da attaccante esterno di un 4-3-3, Di Francesco ha sempre viaggiato a ritmi sostenuti su quella corsia di sinistra, vivendo al massimo dei piccoli cambi di casacca con Di Mariano, sostituto naturale del comunque titolare con la maglia numero 17. Tuttavia, con il cambio di modulo e il passaggio al 3-5-2, la stagione di Di Francesco potrebbe assumere dei risvolti che sicuramente lo stesso calciatore non si sarebbe mai aspettato.
Detto che la duttilità e l’ampio bagaglio tecnico a disposizione giocano in favore dell’ex Lecce, la nuova disposizione tattica scelta da Dionisi non esalta sicuramente le doti di Di Francesco, che potrebbe avere serie difficoltà a imporsi nella nuova formazione del Palermo.
Tra l’altro, i rosanero vengono da due vittorie consecutive, a dimostrazione del fatto che il Palermo ha trovato l’assetto giusto per poter uscire da zone di classifica poco consone all’ambizione societaria. Contro la Juve Stabia, tra l’altro, Di Francesco era abile e arruolabile e durante il secondo tempo si è riscaldato con la possibilità concreta di entrare in campo, cosa che poi non è accaduta soprattutto per via della rete segnata da Le Douaron, sufficiente al Palermo ad agguantare l’intero bottino.
Contro la Reggiana, Di Francesco rischia addirittura la quarta panchina di fila stagionale, cosa che non è mai successa durante questa stagione e neanche in quella passata. Nell’annata sportiva 2023/24, infatti, Di Francesco non ha giocato per un periodo non superiore alle tre partite consecutive e solo per scelte forzate che avevano rallentato la corsa dell’esterno nel mese di novembre 2023 e che gli aveva fatto saltare le partite contro Brescia, Cittadella e Ternana.
Nella stagione corrente, invece, Di Francesco ha saltato causa infortunio al bicipite femorale le gare contro Cittadella e Modena, rientrando operativo contro la Juve Stabia ma non utilizzato per scelta puramente tecnica. E domenica? Visto che solitamente «squadra che vince non si cambia», difficilmente Dionisi muterà schieramento e interpreti del 3-5-2, a meno che non abbia la necessità di farlo a partita in corso.
E a quel punto dove potrebbe essere schierato l’ex Lecce? Non toccando nulla da un punto di vista tattico, Di Francesco potrebbe essere inserito sull’out di sinistra, da quinto di centrocampo, al posto di Lund. In mezzo al campo, infatti, ipotizzare il suo utilizzo da mezzala appare quantomeno improbabile visto che al momento il Palermo conta ben 7 centrocampisti per 3 posti a disposizione. Anche davanti, Brunori e Le Douaron sono al momento intoccabili e Henry è il primo cambio.
Si dovrebbe optare, altrimenti, per una sorta di 3-4-2-1 che prevede una sola punta di riferimento (Brunori) e due trequartisti a supporto (Le Douaron e appunto Di Francesco), ma si andrebbe a snaturare un centrocampo a 3 che in questo momento Dionisi non sembra voler toccare minimamente. Tempi duri per Di Francesco, che adesso si deve. reinventare.
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