Gli attaccanti della Juve Stabia se lo sogneranno per diverse notti: solo i suoi interventi prodigiosi hanno permesso al Palermo di conservare il risultato, prima che il tap-in vincente di Le Douaron rompesse l’equilibrio. Nelle due vittorie con cui i rosa hanno iniziato il 2025 c’è lo zampino di Sirigu (nella foto Puglia), confermato a sorpresa contro le «vespe» nonostante Desplanches fosse completamente guarito dall’infortunio: adesso, tra parate e sicurezza trasmessa ai compagni, non sarà semplice toglierlo dall’undici titolare e in questo senso Dionisi sarà chiamato a scegliere, a partire dalla sfida di domenica con la Reggiana.
Il tecnico nel postpartita con la Juve Stabia ha speso parole al miele per colui che fino alla gara con il Cittadella era il suo dodicesimo, motivando la scelta di dargli fiducia con il fatto che era giusto riproporre senza eccezioni la formazione che aveva fatto bene con il Modena: sul piano della prestazione di squadra c’è stato un passo indietro, ma il numero 46 è stato il migliore e con lui in campo il Palermo non ha subito nemmeno un gol in 180’.
Le parate con cui ha negato il vantaggio alla Juve Stabia hanno riportato i tifosi rosanero indietro di quindici anni, quando l’allora ventitreenne Sirigu era uno dei protagonisti della squadra che sognava la Champions League: domenica si è superato nel primo tempo su Candellone, deviando di piede il suo tentativo al termine di una grande ripartenza degli ospiti, e nel secondo su Adorante, con una girata potente e ravvicinata che però ha trovato sul suo cammino il balzo prodigioso del portiere sardo.
Anche Desplanches si è reso protagonista di una serie di parate significative nel corso della stagione, ma in questo momento non sembra trasmettere la stessa sicurezza del compagno di reparto: le ultime due panchine sono state funzionali da un lato a garantire il pieno recupero dall’infortunio alla coscia di fine 2024, dall’altro a fargli ritrovare quella serenità che un nuovo errore in campo rischierebbe di togliergli definitivamente.
Non è del resto la prima volta che Dionisi dà più spazio ai portieri con esperienza piuttosto che a quelli in rampa di lancio: già in estate aveva tenuto in panchina per un paio di partite il numero 1 a vantaggio di Gomis, ma anche nel 2023/24 a Sassuolo aveva preferito il più esperto Consigli al promettente Cragno. Ora sarà il campo, a partire dal Città del Tricolore domenica, a stabilire chi ha i gradi di titolare al Palermo e chi quelli di dodicesimo: di certo il tecnico sa di avere tra le mani due ottimi numeri 1.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia