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Il Palermo ora è un bunker, nessun gol subito nelle prime due gare dell’anno

Palermo 19/01/2025: durante la partita di Serie B Palermo vs Juve Stabia allo Stadio Renzo Barbera di Palermo(Foto Tullio Puglia)

La svolta parte dalla difesa. Sembra strano a dirlo, visto che il Palermo tra le poche cose positive del girone d’andata e in generale della gestione Dionisi c’era appunto una tenuta difensiva degna di nota. Ma in questo primo scorcio di nuovo anno solare, sembra proprio che il vero cambio di passo i rosanero l’abbiano fatto con un’applicazione difensiva che non si vedeva da tanto tempo e che consente a Brunori e compagni di non subire gol e, di conseguenza, riuscire ad avere la meglio sugli avversari anche solamente segnando un gol, come successo domenica contro la Juve Stabia.

Un approccio mentale completamente diverso dato sicuramente dall’impostazione tattica. Passare dal 4-3-3 d’inizio stagione al 3-4-2-1 in un periodo di stallo fino al definitivo 3-5-2 che ha sdoganato ogni dubbio e lanciato i rosanero verso posizioni di classifica più consone alla qualità dell’organico e alle ambizioni della società.

Due partite giocate nel 2025 e due vittorie, quella contro il Modena e quella appunto di domenica contro la Juve Stabia: 3 gol fatti ma soprattutto zero subiti. È questo il dato che salta all’occhio e che Dionisi sicuramente sottolineerà ai propri uomini, con la soddisfazione di aver trovato la giusta quadra per poter ottenere il massimo con il minimo sforzo, da un punto di vista del gioco.

Ebbene sì, perché la produzione offensiva del Palermo, con il passaggio a un più prudente 3-5-2, ne ha naturalmente risentito. I dieci tiri provati verso la porta della Juve Stabia, contro la media di oltre 21 a match che recitavano le statistiche del 2024, la dicono lunga su quello che il tecnico rosanero ha preferito salvare e ciò, che invece, ha per forza di cose dovuto sacrificare. È un Palermo più operaio, che difende in undici con gli attaccanti a recitare una parte fondamentale di un aspetto difensivo che diventa forte da un punto di vista collettivo, più che individuale.

Gli esterni di centrocampo, Lund e Pierozzi, seppur incaricati di compiti anche offensivi, hanno per indole una propensione più difensiva. E così il Palermo in fase di non possesso spesso difende con cinque uomini più Gomes ad agire come frangiflutti davanti al terzetto difensivo composto dai soliti Baniya, Nikolaou e Ceccaroni. Questo, naturalmente, a discapito di un gioco più dinamico e intraprendente che prima delle partite con Modena e Juve Stabia aveva caratterizzato la stagione del Palermo più per note negative che altro, vista la mancata concretizzazione delle tante occasioni create.

È come un cane che si morde la coda ma che al momento non può che far bene a un Palermo assetato di punti e che ne ha già racimolati sei su sei in questo 2025. Sotto questo punto di vista, infatti, il Palermo è una delle tre squadre a punteggio pieno dopo le prime due gare del nuovo anno assieme a Cremonese e Sassuolo. Ma a proposito di classifiche parziali, quella rosanero è l’unica squadra dell’intera Serie B a non aver subito nessuna rete in questo inizio di nuovo anno solare. Sirigu, infatti, è riuscito a mantenere inviolata la propria porta nelle due apparizioni del Barbera e nessuno ha fatto meglio o come lui. Dopo il Palermo, sono cinque le formazioni che hanno subito una rete in queste due partite: Cremonese, Spezia, Pisa, Cesena e Catanzaro.

Effetti di un cambio di programma, di uno stravolgimento sia tattico che di ideologia che ha confermato quanto di buono comunque il Palermo riusciva a fare difensivamente. Dopo 22 partite disputate, quella di Dionisi è la seconda difesa meno battuta del campionato con 19 gol subiti, gli stessi del Pisa e dietro solamente ai 14 dello Spezia.

Gli effetti positivi del cambio di modulo, il Palermo, li aveva visti anche due stagioni fa, alla prima in Serie B con Corini allenatore. A Ferrara, contro la Spal alla 17ª giornata di campionato, il cambio da 4-3-3 a 3-5-2. Da quel momento in poi, i rosanero inanellarono ben sette risultati utili consecutivi, fatti di quattro vittorie (contro Cagliari, Bari, Ascoli e Reggina) e tre pareggi (Spal, Brescia e Perugia). Insomma, un modulo toccasana che non fa altro che sottolineare quanto sia più importante, in un campionato difficile e imprevedibile come la Serie B, essere ermetici in fase difensiva piuttosto che spavaldi in quella offensiva. Un’organizzazione tattica e strategica che sta sicuramente portando i suoi frutti. Il tutto in attesa del decollo del gioco offensivo.

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