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Palermo, ballottaggio in porta: Sirigu prova a tenersi il posto

Una sola partita non basta a sovvertire le gerarchie né a cementare la fiducia nei confronti di un giocatore piuttosto che di un altro. Nel caso della porta del Palermo, però, la gestione di titolare e riserva può essere dettata da un lato da motivi precauzionali, dall’altro dalla volontà di incrementare il ritmo partita di chi il campo non l’ha visto per parecchio tempo.

Quello tra Sirigu e Desplanches sarà il principale ballottaggio che Dionisi sarà chiamato a sciogliere in vista della gara con la Juve Stabia: il primo contro il Modena ha trasmesso sicurezza e giocato ogni palla con lucidità (inclusa quella da cui è nato il 2-0), il secondo rappresenta presente e futuro del club e ha bisogno più che mai di sentire intorno a sé un ambiente sereno dopo un dicembre da incubo.
Il numero 1, tenuto in panchina contro i «canarini», già alla vigilia della sfida aveva smaltito la lesione al polpaccio accusata a fine 2024 e sarà dunque tranquillamente arruolabile per l’impegno di domenica: toccherà ora al tecnico decidere se schierarlo dal primo minuto o lasciarlo fuori almeno per un’altra gara.

A far sperare Sirigu c’è il precedente in estate di Gomis, schierato nelle amichevoli per l’infortunio di Desplanches e confermato nelle prime partite ufficiali (fino al crac del tendine rotuleo) anche se il titolare designato aveva recuperato: allo stato attuale è difficile ipotizzare una conferma a lungo termine del numero 46, ma ogni decisione è in mano al tecnico.

L’ex Trento e Vicenza, al quale Osti ha confermato la fiducia in sede di presentazione scongiurando ogni ipotesi di trasferimento, dovrà ora riconquistare a suon di parate quei tifosi che tanto lo avevano acclamato la scorsa stagione, quando le cose con Pigliacelli non andavano bene, e che adesso pur non fischiandolo hanno iniziato a storcere il naso nel vedere gli svarioni in sequenza con Carrarese, Sassuolo e Cittadella.

Il recupero dall’infortunio accusato nell’ultimo rinvio al Tombolato è stato più veloce del previsto, ma non è da escludere che Dionisi decida di non rischiarlo per averlo al top nelle prossime partite: il Palermo, dopo gli impegni con Juve Stabia in casa e Reggiana fuori, è infatti atteso dalle sfide di fuoco con Pisa (secondo) e Spezia (terzo) e in entrambe avrà bisogno tra i pali di un profilo nella miglior condizione possibile.

Se Sirigu sa di non aver nulla da perdere, non essendo arrivato in rosanero per ambire a un posto da titolare fisso, ben diversa è la situazione del suo collega: Desplanches sarà chiamato a dimostrare sul campo che gli incoraggiamenti (privati e pubblici) di Dionisi prima e Osti dopo gli hanno restituito quella serenità che nelle scorse gare è mancata, incidendo negativamente sui risultati di squadra. Le voci di mercato su altri portieri (Vasquez su tutti) si sono spente subito, ma per affermarsi in un club con le ambizioni del Palermo serviranno continuità di rendimento e forza di reagire ai momenti difficili: solo mettendo in campo queste caratteristiche il numero 1 potrà diventare a lungo termine il padrone dei pali rosanero.

Per affermarsi potrebbe essergli utile il supporto di un «giovanotto» che da ragazzino ha avuto una parabola simile alla sua: in pochi nel 2009 avrebbero immaginato titolare il ventiduenne Sirigu (Desplanches di anni ne ha 21, ma vanta già un’esperienza significativa con la Nazionale), eppure gli sono bastate poche partite per scalzare nelle gerarchie il più quotato Rubinho; adesso, a 38 anni, sa ancora farsi trovare pronto quando chiamato in causa.

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