Palermo

Mercoledì 15 Gennaio 2025

Palermo, l’effetto Barbera finalmente inizia a fruttare: con il Modena la terza vittoria in casa

Palermo 24/11/2024: durante la partita di Serie B Palermo vs Sampdoria allo Stadio Renzo Barbera di Palermo(Foto Tullio Puglia)

La casa adesso sta tornando un po’ più dolce, ma per ristabilire l’idillio servirà riconquistare pienamente il pubblico con altre prestazioni di livello come quella con il Modena. È ancora presto per parlare di risalita, ma almeno il Palermo sa di poter contare su un Barbera che nell’ultimo mese, tolto il passo falso con il Catanzaro, è tornato a trascinare: è infatti in viale del Fante che i rosa stanno costruendo la loro classifica, dopo che a inizio campionato i successi erano arrivati esclusivamente in trasferta. Adesso il paradigma sembra essersi ribaltato: nelle gare esterne il successo manca dal 30 settembre e al momento c’è una striscia aperta di tre sconfitte di fila, mentre in casa la prima vittoria è arrivata a fine ottobre (2-0 alla Reggiana) e da inizio dicembre i punti raccolti sono 9. Domenica, contro la Juve Stabia, il Palermo ha l’opportunità di vincere per la quarta volta nelle ultime cinque: un successo avrebbe valore doppio perché da un lato consentirebbe l’aggancio alle «vespe» al quinto posto (ma Catanzaro e Bari resterebbero comunque davanti in caso di vittoria), dall’altro compatterebbe ulteriormente il popolo del Barbera attorno alla squadra. Dal ritorno in Serie B nel 2022 solo una volta i rosa hanno conquistato almeno 12 punti in cinque partite: è avvenuto tra dicembre 2023 e febbraio 2024, quando arrivarono cinque vittorie consecutive con Pisa, Cremonese, Modena, Bari e Como. Adesso a cadere sotto i colpi di Brunori e compagni sono state Spezia, Bari e ancora Modena, con lo stop con il Catanzaro tra la prima e la seconda gara: il dato più positivo riguarda la capacità della squadra di raccogliere i frutti di quanto creato sul campo, cosa che in precedenza non era avvenuta come testimoniano le tante occasioni perse con Cosenza, Cesena, Salernitana, Cittadella e Sampdoria. In quel caso il problema dei rosa era la difficoltà a finalizzare, con un numero considerevole di tiri che però spesso non andavano a bersaglio, insieme a qualche distrazione di troppo della difesa che permetteva agli avversari di capitalizzare: dalla gara con lo Spezia in poi si è rivisto un Palermo più cinico, tuttora capace di creare parecchie occasioni ma più lucido in fase realizzativa. L’imprevedibilità sulle palle inattive aiuta, così come il ritorno tra i titolari di Brunori e la confidenza che Le Douaron sta progressivamente acquisendo con il calcio italiano: la speranza è che da qui a fine stagione si sentano sempre più applausi e sempre meno fischi. Difficile, almeno per ora, che si torni a respirare l’aria di dicembre, quando Dionisi e la dirigenza erano nel mirino di parte della tifoseria con termini anche dispregiativi: l’allontanamento di De Sanctis e la sostituzione con Osti hanno riportato un po’ di calma, la bella gara con il Modena ha dato ulteriore serenità ma per già nel corso dei novanta minuti il pubblico è sempre rimasto accanto alla squadra, senza mai fischiare. Il tecnico prima della partita aveva chiesto ai sostenitori di remare tutti nella stessa direzione e di creare attorno ai giocatori un clima distensivo: tale scenario si è realizzato, nonostante il record negativo di presenze sugli spalti (16.645 il dato ufficiale, ma i presenti erano molto meno) a causa anche della pioggia, e adesso ci si aspetta una risposta identica domenica con la speranza che si arrivi quantomeno a quota 20 mila spettatori. Da qui a fine campionato rimangono nove partite da giocare al Barbera, incluse quelle thriller con Pisa (31 gennaio) e Sassuolo (weekend 3-5 aprile): per ambire a una risalita in classifica, considerando che là davanti lo Spezia ha iniziato a rallentare e che alcune squadre che nel girone d’andata sono andate oltre le aspettative potrebbero avere un calo, Brunori e compagni saranno chiamati a raccogliere il massimo in termini di punti e tenere l’attenzione più alta possibile nei momenti decisivi della stagione, cosa che non sempre è avvenuta nelle ultime due stagioni. D’altro canto servirà una sterzata in trasferta, dove i recenti passi falsi sono arrivati più per mancanza di concentrazione che per scarsa vena offensiva: se anche nelle gare esterne i rosa riusciranno a mettere il risultato in primo piano e limitare le disattenzioni ci saranno ulteriori possibilità di togliersi soddisfazioni, in un’annata finora davvero complicata.

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