Il Palermo riparte da Matteo Brunori e Jeremy Le Douaron. La sintesi di Palermo-Modena può racchiudersi nel nome e cognome dei due titolari dell’attacco rosanero, che domenica hanno trascinato i propri compagni verso una vittoria figlia di una prestazione convincente e concreta da un punto di vista offensivo. Contrariamente alle precedenti partite, in cui i rosanero avevano collezionato numerose occasioni da gol ma non concretizzandone praticamente nessuna, contro il Modena la coppia titolare ha sin da subito dimostrato di essere disposta innanzitutto al sacrificio e al lavoro che non hanno per nulla condizionato l’apporto efficace in zona gol. Pochi fronzoli, tanta corsa e dinamicità e soprattutto la puntualità davanti a Gagno, che nulla ha potuto fare contro le conclusioni dei due attaccanti rosanero.
Già in occasione del match casalingo contro il Bari, Brunori e Le Douaron avevano fatto intravedere una sorta di feeling. In quella circostanza, ad essere decisivo era stato il francese, puntuale sugli sviluppi di calcio d’angolo a trafiggere l’estremo difensore avversario. Qualche minuto prima anche Brunori era andato vicino al gol, ma la sua conclusione aveva incocciato la traversa. Domenica, alla prima vera occasione, il capitano ha colpito a pochi metri dalla linea di porta.
L’opportunismo del numero 9 rosanero non è stato mai perso e al 36’ del primo tempo è stato subito utile alla causa Palermo. Numeri alla mano, quella di Brunori e Le Douaron è stata più una partita di sacrificio che altro. Più sciabola che fioretto, come lo stesso Dionisi ha sottolineato in conferenza stampa postpartita, elogiando lo spirito difensivo dei suoi due attaccanti. Sono stati quattro, infatti, i tiri verso la porta da parte di Brunori e Le Douaron, con una percentuale di realizzazione a dir poco eccezionale, ovvero del 50%.
Nulla a che vedere con le precedenti statistiche, che vedevano i rosanero segnare una rete ogni cinque volte che i rosanero prendevano lo specchio della porta. Media che si alza notevolmente se vengono considerate tutte le conclusioni, anche quelle fuori dallo specchio della porta: una rete ogni 21 tentativi e una posizione in più in questa speciale classifica, con il Palermo penultimo (soltanto il Cosenza peggio).
Quella contro il Modena è stata per Brunori la seconda partita stagionale per numero di minuti in campo, ben 89. Prima di questa volta, il capitano aveva sempre giocato spezzoni di partita e 76 minuti in occasione della vittoria contro il Bari. Per rivedere un Brunori protagonista per tutto l’arco della partita bisognava andare indietro di ben cinque mesi e considerare le prime due apparizioni contro Brescia e Pisa. Da quel momento in poi, il capitano era sparito dai radar come più o meno tutto l’attacco del Palermo, che da domenica è tornato a brillare in termini di efficacia e concretezza. Quella di Brunori è la seconda volta consecutiva in casa in cui viene schierato titolare e, coincidenza vuole, in queste due partite sono arrivati sei punti e zero gol subiti.
Tutt’altra storia, invece, quella legata a Le Douaron.
L’attaccante francese, arrivato in pompa magna ad agosto dal Brest, dopo un iniziale periodo di adattamento alla categoria difficoltoso, si è sbloccato. Quello segnato contro il Modena è un gol da attaccante navigato, alla prima e unica occasione che gli è capitata tra i piedi.
Contro i «canarini», il mancino francese ha segnato il suo terzo gol nelle ultime quattro partite giocate. Sbloccatosi contro la prima della classe, il Sassuolo, il 21 dicembre, Le Douaron ha segnato in casa contro il Bari e poi proprio contro gli emiliani domenica, dimostrando quella tanto ricercata continuità in zona gol che serve ad ogni attaccante per esprimersi al meglio.
Tolta la parentesi negativa della sconfitta sonora di Napoli in Coppa Italia, la coppia Brunori-Le Douaron funziona ed è quella che il Palermo in questa fase sfrutterà per tirarsi fuori definitivamente dalle zone meno nobili della classifica e imporsi stabilmente in quella parte di graduatoria che più di tutte piace a società e tifosi.
Con buona pace di Henry, Appuah, Insigne, Di Francesco e Di Mariano: il Palermo ha trovato la coppia d’attacco del nuovo 3-5-2. Meglio tardi che mai, ma c’è ancora tempo per salvare una stagione iniziata male. A suon di gol.
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