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La crisi del Palermo: Dionisi è più vicino al capolinea, anche De Sanctis rischia il taglio

Alessio Dionisi
Alessio Dionisi

Valutazioni, riflessioni per arrivare alla decisione migliore possibile. La giornata di ieri si è svolta tra riunioni e videocall per cercare di comprende a pieno il male che affligge il Palermo e provare a intervenire nel modo corretto e, soprattutto, che possa portare benefici fin da subito perché il campionato di certo non aspetta.

L’intera parte sportiva è sotto esame, nessuno escluso, una sorta di studio a 360 gradi che mette tutto sul tavolo. Il nome principale è quello che porta al tecnico Dionisi, chiaramente messo in discussione per via dei risultati ottenuti dalla squadra, quattro ko nelle ultime cinque partite, e di conseguenza la classifica che vede i rosanero distante anni luce dalle prime posizioni, in ritardo sulla zona play-off e le sabbie mobili della parte bassa della graduatoria che invece non sono troppo lontane. La squadra non ha espresso sicuramente il miglior gioco possibile, ma è anche vero che spesso di mezzo ci si è anche messa parecchia sfortuna. Dai gol allo scadere agli errori individuali che troppo spesso sono costati cari, anzi carissimi, fino ad arrivare agli infortuni che di settimana in settimana non hanno consentito al tecnico toscano di schierare per più partite di fila lo stesso undici, costringendolo a cambiare interpreti e talvolta anche schieramento tattico per via delle varie emergenze che si sono susseguite.

Una situazione che adesso occorre risolvere nel più breve tempo possibile, anche se la sosta cade a pennello e consente al club di viale del Fante di prendersi qualche giorno in più per decidere. Ma non troppi, considerato che tra poche ore aprirà la sessione invernale di calciomercato e le operazioni da effettuare sia in entrata che in uscita potrebbero essere diverse e coinvolgere più ruoli della rosa. Proprio in tal senso, le valutazioni non riguardano solo il tecnico ex Sassuolo, ma anche tutti gli altri livelli. De Sanctis compreso. La posizione del direttore sportivo rosanero non è delle più salde e nella bilancia vengono inseriti più aspetti: da quello legato alla scorsa campagna acquisti, non da incorniciare considerato che gli acquisti più costosi non hanno portato grandi benefici, fino alla gestione dei singoli casi spinosi, che nel corso di questa prima parte del campionato sono stati più d’uno. Nulla di certo e scontato, visto che ancora è tutto in divenire, ma nel calderone viene inserito tutto.

La certezza, al momento, è probabilmente una sola: qualcosa da qui ai prossimi giorni si muoverà. Di possibili nomi degli allenatori già nei giorni scorsi qualcuno era rimbalzato, con Pirlo - reduce dall’esperienza deludente alla Sampdoria - che sembrava in pole, ma va inserito esclusivamente in un ventaglio più ampio che vede anche altri papabili tecnici che potrebbero essere presi in seria considerazione. Tra questi c’è Iachini, scelta che sarebbe in qualche modo amarcord e che rievoca vecchi ricordi, un po’ come il nome di Ballardini, che sulla panchina rosanero ha condotto diverse battaglie e ottenuto importanti risultati (vedi salvezza all’ultima giornata nel 2016). Sullo sfondo anche i profili di Liverani e Andreazzoli, che potrebbero per motivi diversi intrigare.

Tutti ragionamenti che in questi giorni si faranno in viale del Fante e a Manchester sotto la regia di Bigon che già in estate ha puntato su Dionisi e De Sanctis. La scelta finale arriverà tra non molto tempo. Intanto, si mettono al vaglio anche tutte le possibili soluzioni e alternative. Da Dionisi a De Sanctis, il Palermo ha intenzione di intervenire per provare a rimettere in piedi una stagione che al giro di boa non ha soddisfatto nessuno.

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