Una strepitosa punizione di Pierini condanna il Palermo alla terza sconfitta consecutiva. Il Sassuolo allenato da un ex rosanero, Fabio Grosso, consolida così il primato nel campionato di serie B. La formazione rosanero si lecca le ferite e finisce l’anno nel vortice di una crisi grave: gli uomini di Alessio Dionisi, la cui panchina inizia a traballare, restano fuori dalla zona play-off, superati
in classifica anche dal Mantova.
Il refrain rispetto alle ultime settimane non cambia: anche contro una grande squadra con il Sassuolo il Palermo ha offerto sostanzialmente una buona prestazione, ma la fortuna (sull'1-1 la traversa colpita da Di Francesco ha negato il vantaggio ai rosa), la precisione e la convinzione, specie negli ultimi sedici metri, nono sono state all’altezza delle ambizioni del club di proprietà del City Group.
Si tornerà in campo nel pomeriggio del giorno di Santo Stefano, in casa contro il Bari e poi sul campo del Cittadella domenica 29. Appare evidente che se la serie negativa continuasse, il cambio in panchina potrebbe rendersi inevitabile.
La società avrebbe sondato alcuni tecnici liberi, come gli ex campioni del mondo Pirlo e Cannavaro. Al Mapei Stadium le due squadre hanno offerto uno spettacolo più che gradevole. Vantaggio neroverde al 9' con Laurienté che, servito da Thorstvedt: al'origine della rete un errore del portiere rosanero Desplanches in fase di costruzione. Pareggio rosanero al 20' con Le Duaron, bravo a girare di testa in rete il corner di Ranocchia: per il francese è la prima rete in campionato. Prima dell’intervallo occasioni da una parte e dall’altra ma equilibrio intatto.
La ripresa si apre con la traversa colpita dal Palermo. Destro a giro di Di Francesco, ex del Sassuolo, ma il pallone finisce sulla traversa dopo aver superato Moldovan. L’episodio che spezza l’obiettivo rosanero di uscire imbattuti dal match con la capolista arriva al 25' della ripresa. Punizione imparabile di Pierini, con Desplanches immobile: è la rete del destino per questa partita. Il Palermo prova a distendersi in avanti, ma non .è semplice colpire l’attenta retroguardia degli emiliani. La mossa della disperazione di Dionisi è gettare nella mischia sia Henry che Brunori a quattro minuti dal novantesimo, ma non sortisce effetti. Per il Palermo è notte profonda.
Caricamento commenti
Commenta la notizia