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Il Palermo ha voglia di bis, serve la vittoria a Carrara per decollare

Un incrocio inedito che nasconde una quantità consistente di insidie, ma per dare continuità a quanto di bello visto con lo Spezia c’è un solo risultato a disposizione: la vittoria. La prima volta del Palermo a Carrara può confermare la crescita degli uomini di Dionisi oppure configurarsi come un ulteriore passo indietro in una stagione in cui la continuità sembra quasi un tabù: per evitare ogni trappola i rosa dovranno scendere in campo con lo stesso spirito sfoggiato contro gli «aquilotti».

Il tecnico chiederà risposte a ciascun reparto, porta inclusa. Desplanches di recente ha mostrato qualche insicurezza nelle uscite, anche se un suo intervento ravvicinato su Soleri ha impedito allo Spezia di rientrare in partita: per ritagliarsi un posto tra i grandi sarà fondamentale limitare quanto più possibile le incertezze. La linea difensiva sembra al momento quella più efficiente: l’errore di Nikolaou contro la Sampdoria è apparso più come un’eccezione che come una regola, ma ora serve continuità contro un avversario apparentemente meno blasonato; la Carrarese infatti ha il terzo peggior attacco del campionato (13 gol, solo Cittadella e Frosinone ne hanno fatti di meno), ma come ogni neopromossa viaggia sulle ali dell’entusiasmo e vive ogni partita come una battaglia.

Il centrocampo rosanero nelle ultime settimane vanta progressi significativi in fase sia di palleggio che di impostazione: gli interpreti scelti da Dionisi danno un gran contributo tanto in difesa quanto in attacco. La fase offensiva è quella cui il tecnico chiederà le risposte più convincenti: se infatti il comparto esterni sembra funzionare abbastanza bene, è quello dei centravanti che ancora non ha ingranato e in questo senso i dubbi sul futuro di Brunori non aiutano a dare stabilità.

A Carrara gli attaccanti del Palermo dovranno fronteggiare una delle difese più efficienti nelle gare interne: gli uomini di Calabro hanno subito appena 3 gol allo Stadio dei Marmi, mantenendo la porta inviolata in cinque occasioni su sette e lasciando i tre punti solo al Sassuolo. La batosta di Salerno (4-1) non ha ridimensionato l’entusiasmo di una piazza che ha riabbracciato la Serie B dopo 76 anni: al momento gli apuani sono a ridosso della zona salvezza, ma hanno mostrato di avere tutte le carte in regola per mantenere la categoria e di sapersela giocare con chiunque; i rosa dovranno tenere alta l’attenzione dal primo all’ultimo minuto per evitare di inciampare e vanificare quanto di buono fatto contro lo Spezia.

Dionisi va verso la conferma dell’undici di domenica scorsa, per ora nessun turnover. Davanti a Desplanches agirà la coppia centrale Baniya-Nikolaou, che di partita in partita sta trovando un’intesa sempre più efficiente, mentre sulle fasce tocca a Diakité e Ceccaroni: il primo è chiamato agli straordinari in termini di minutaggio, visti il forfait per infortunio di Pierozzi e lo spazio pressoché nullo concesso a Buttaro, mentre il secondo sta crescendo tantissimo dopo lo spostamento nel ruolo di terzino. A centrocampo avanti tutta con Segre-Ranocchia-Verre, con il solito Gomes a sgomitare per un posto: possibile che il tecnico punti con decisione su di lui nella ripresa, sfruttandone i muscoli per vincere i duelli in mediana.

Là davanti scontata la conferma di Insigne e Di Francesco lungo le corsie, mentre al centro dovrebbe toccare ancora ad Henry: Le Douaron con lo Spezia non ha convinto, Brunori è in cerca della scintilla per rientrare tra i radar dopo aver giocato appena 3’ (con la Samp) nelle ultime tre partite.

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