Il Palermo con le big si esalta. Sarà perché, essendo formazioni più ambiziose e con voglia di imporre il proprio gioco, lasciano più spazio ai rosanero per mettere in mostra le loro caratteristiche, sarà perché affrontare squadre stanno davanti in classifica suscita nel gruppo una voglia di rivalsa e uno spirito diverso, ma sta di fatto che quando arrivano avversarie di levatura importante il Palermo difficilmente delude. Accadeva già negli anni passati, gli ultimi due (successi con Genoa e Cagliari due stagioni fa, le vittorie Venezia e Cremonese e Como nel torneo scorso), e si conferma anche adesso come una peculiarità di questo gruppo, seppur cambiato chiaramente con il passare delle sessioni di calciomercato. La vittoria con lo Spezia dà un grande slancio emotivo e di entusiasmo alla piazza, ai tifosi e soprattutto alla formazione di Dionisi (nella foto Puglia), che è riuscita ad avere la meglio contro una squadra in grandissima forma e che era l’unica imbattuta di tutta la Serie B con quattordici risultati utili di fila e che sembrava all’apparenza quasi una montagna insormontabile. Una vittoria arrivata davanti ai propri tifosi, la seconda stagionale, e un gioco espresso chiaro, con Segre e compagni che sono scesi in campo con un’identità ben precisa e le idee ben focalizzate in mente su come far male all’avversaria. I liguri hanno provato a mettere la sfida sul proprio binario, i rosanero glielo hanno concesso, ma solo per un motivo, quello che sapevano benissimo che così facendo avrebbero potuto sfruttare al massimo le ripartenze nelle quali sono pericolosissimi, seppur i due gol sono alla fine arrivati da palla inattiva. Tante occasioni (Gori era in giornata di grazia) e unità di intenti in tutti i reparti, chiunque è sceso in campo, sia dall’inizio che a gara in corso, si è sacrificato spendendo il massimo delle proprie energie. «Vittoria ottenuta con il sangue. Subito testa alla prossima. Forza Palermo», ha scritto sui social Ranocchia, che è stato uno dei migliori in campo domenica pomeriggio. A inizio stagione, contro la Cremonese - altra corazzata del campionato - era accaduta la stessa cosa, ma la vittoria era arrivata in maniera diversa, con meno occasioni e un grande cinismo, con Insigne abile a sorprendere la difesa grigiorossa. Il tutto corredato da un grande spirito di sacrificio, abnegazione e corsa per aiutare il compagno più vicino in difficoltà. Caratteristiche che Dionisi sta cercando di coltivare con grande attenzione per riuscire a dare sempre questo tipo di atteggiamento alla sua squadra. Il tecnico rosanero non vuol sentire parlare di gara della svolta, può essere la scintilla giusta per ripartire e intraprendere un nuovo viaggio nel quale il Palermo vuole avere dei connotati precisi: non l’io, ma il noi.