Stavolta toccherà nuovamente ad Henry. Dopo le ultime due partite, in cui il francese ha iniziato dalla panchina collezionando solamente 39 minuti, a guidare l’attacco del Palermo sarà nuovamente l’ex Verona, che proverà a migliorare lo score che finora ha racimolato in maglia rosanero. Tredici presenze, con due gol e un assist, sono i numeri che Henry ha collezionato fino a questo momento, in una prima parte di stagione che definire altalenante sarebbe quasi un eufemismo. Dopo le prime partite all’ombra di capitan Brunori, a raccogliere pochi minuti finale nel tentativo di ribaltare un risultato negativo, alla lunga Henry si è sempre più fatto spazio nello scacchiere tattico di Dionisi, che ha visto nel francese il terminale offensivo ideale per il suo 4-3-3. «Per quello che si è visto fino a questo momento, probabilmente è quello più funzionale», aveva detto Dionisi in conferenza stampa prima del ciclo di sei partite al centro delle due soste per le nazionali.
Con Henry dall’inizio, infatti, il Palermo sembrava avesse trovato la propria dimensione, riuscendo ad avere la meglio contro tutti i tipi di avversari, indifferentemente in casa o in trasferta. Già alla prima da titolare, a Cremona, un successo per 1-0 arrivato anche grazie a un primo tempo di sacrificio del francese che aveva permesso poi ai rosanero di sfruttare la profondità e le ripartenze nella seconda parte di gara, sbloccata dalla rete di Insigne. Tornato in panchina nel match interno pareggiato contro il Cosenza, Henry si è ripreso il posto dall’inizio nella trasferta di Castellammare di Stabia, vinta 3-1 e con una forte firma dello stesso francese, protagonista della seconda rete del Palermo, poi risultata decisiva.
Da quel momento in poi, Dionisi ha chiaramente fatto una scelta e puntato sul francese, che nelle successive due partite ha giocato dal primo minuto riuscendo comunque a incidere nelle prestazioni dei rosanero, che sono riusciti a raccogliere 4 punti in due gare con il pareggio interno contro il Cesena e la vittoria esterna contro il Südtirol. Il fatto che il gioco del Palermo sia direttamente proporzionale alla presenza o meno del francese lo si vede dai risultati. Dopo la vittoria di Bolzano, infatti, Henry ha giocato da titolare in altre tre occasioni: la trasferta di Modena e la partita casalinga contro la Reggiana. Risultati? Un 2-2 contro i «canarini »(con il primo tempo chiuso 2-0 per il Palermo e rigore sbagliato proprio dal francese) e vittoria per 2-0 contro gli emiliani, con prima rete al Barbera per Henry. Poi, altra presenza da titolare a Mantova e pareggio 0-0. Nelle altre partite, coincise con le sconfitte con Salernitana e Cittadella e il pari a Frosinone, Henry ha sempre iniziato dalla panchina. Sarà un caso?
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