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Palermo, ora ti serve il Barbera: in casa arriveranno Sampdoria, Spezia, Catanzaro e Bari

Palermo calcio

L’asticella si alza, il margine di errore diminuisce: il Palermo è chiamato a chiudere il 2024 con il massimo sforzo per non trascorrere il girone di ritorno guardando l’obiettivo Serie A con il binocolo. Il tour de force fino alla prossima sosta, in programma dal 29 dicembre al 12 gennaio, prevede sette impegni di cui quattro al Barbera: Segre e compagni dovranno invertire il trend delle prime gare casalinghe, ma avranno di fronte avversari più tosti rispetto a quelli affrontati finora.
Sampdoria, Spezia, Catanzaro e Bari saranno un bel banco di prova per rilanciarsi in classifica: sulla carta l’impegno più tosto è quello con gli uomini di D’Angelo, ancora imbattuti, ma anche gli altri si annunciano insidiosi. I rosa dovranno prima di tutto battere se stessi, trasformando la delusione per i mediocri risultati casalinghi in furore agonistico: cinque punti in altrettante partite (una vittoria, due pareggi e due sconfitte) sono un bottino troppo magro per coltivare ambizioni di promozione, soprattutto se si pensa che sono arrivati contro avversarie che, tolto il Cesena, stazionano nei bassifondi della Serie B; i 12 punti conquistati in trasferta hanno tenuto i rosa a galla e fruttato il settimo posto attuale, ma il divario dalla vetta è già significativo (Pisa a +13, Sassuolo a +11).
Per colmarlo bisognerà ottenere il massimo dalle prossime sfide, incluse quelle lontano dal Barbera con Carrarese, Sassuolo e Cittadella: al momento tuttavia la priorità è recuperare, a suon di risultati, il rapporto con il pubblico di viale del Fante, ancora scottato dall’assurda sconfitta con i veneti dopo novanta minuti di dominio. La successiva «x» con il Frosinone non ha restituito ai rosa quella serenità che sarebbe servita come il pane prima della sosta: solo le vittorie potranno spegnere i dubbi e ridare coraggio in vista del 2025. La gara con la Sampdoria rappresenta un primo snodo per verificare stato psicologico e ambizioni di Segre e compagni; dopo ci sarà lo Spezia degli ex Soleri e Aurelio, reduce da un inizio di stagione strepitoso in cui è stato capace di tenere il passo di Pisa e Sassuolo; segue la trasferta di Carrara, dopodiché altro incontro ravvicinato con un ex recente come Pigliacelli, che farà visita al Barbera con il suo Catanzaro; l’impegno esterno con il Sassuolo prima di Natale sarà il test più significativo per valutare la distanza tra il Palermo e le prime della classe, poi il girone di andata si chiuderà con la sfida al Bari in viale del Fante; prima di chiudere il 2024 c’è tempo per aprire il girone di ritorno «cercando vendetta» a Cittadella, così da arrivare alla sosta di fine anno con più sogni e meno apprensione.
Di sicuro andrà messa una pezza a un inizio di stagione che tra le mura amiche è stato troppo brutto per essere vero: un avvio così complicato al Barbera non arrivava dal 2016/17, quando i rosa nelle prime cinque gare casalinghe non ottennero nemmeno un punto (nel 2015/16 ne avevano invece conquistati 5, proprio come nella stagione corrente). Per trovare un inizio del genere in Serie B bisogna tornare addirittura al 1938, quando i colori sociali del club erano il giallo e il rosso: anche in quel caso il Palermo ottenne 5 punti nelle prime cinque uscite, ma in quel caso furono tutti pareggi.

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