Palermo

Domenica 17 Novembre 2024

Palermo, parte lo sprint dei numeri 9

Henry
Le Douaron
Brunori

Tra i tanti interrogativi che emergono dai campi di Torretta ce n’è uno che, soprattutto dopo Frosinone, risuona con più intensità: chi occuperà il posto al centro dell’attacco del Palermo contro la Sampdoria? A destra Insigne è intoccabile, a sinistra Di Francesco e Di Mariano se la giocano ad armi pari e lì in mezzo sono in tre a contendersi lo scettro di punta titolare. La sensazione è che il ballottaggio tra Henry, Brunori e Le Douaron andrà avanti fino all’ultimo: del resto, come aveva detto Dionisi dopo l’1-1 dello Stirpe, «gioca chi si allena meglio in settimana». La scelta potrebbe dipendere anche dall’assetto tattico che adotteranno i blucerchiati, i quali pur non avendo entusiasmato in questo primo scorcio di stagione hanno dimostrato di poter essere una mina vagante, ma il lavoro svolto a Torretta sarà determinante per convincere il tecnico a puntare su un centravanti piuttosto che sugli altri. Al momento non compaiono all’orizzonte soluzioni diverse dal 4-3-3: l’eventualità di puntare su due attaccanti (4-4-2) o su un trequartista alle spalle dell’unica punta (4-2-3-1) è un’opzione a gara in corso, ma all’inizio Dionisi proseguirà con il modulo già consolidato per evitare di lasciare scoperto un reparto rispetto agli altri. Qualora punti sul trequartista le opzioni sul tavolo sono tre: oltre a Verre e Ranocchia, che in questo ruolo hanno espresso il loro miglior calcio, anche Brunori ha dimostrato di saper agire alle spalle della punta; questo ruolo lo ha infatti ricoperto negli scorsi play-off, senza segnare ma con un assist per Diakité proprio contro la Sampdoria. Non è quello tuttavia il ruolo cui ambisce il numero 9, che per ritrovare i gol deve ritrovare innanzitutto lo spazio in campo: appena 35’ per lui nelle ultime cinque partite, due delle quali saltate per infortunio (Reggiana e Mantova) e una per scelta tecnica (Frosinone). I tifosi ne invocano l’utilizzo, per evitare sia che il simbolo più importante della storia recente rosanero venga messo in un angolo sia che il suo valore di mercato scenda progressivamente: toccherà a Dionisi decidere se reinserire il capitano come terminale offensivo nell’undici titolare o farlo partire ancora dalla panchina. Al momento l’opzione principale sembra questa, con Henry al centro dell’attacco dopo uno spezzone di ottimo livello a Frosinone e un eurogol sfiorato all’ultima azione: la sua forza fisica ha mandato più volte in tilt la difesa ciociara, imprimendo un cambio di passo importante dopo le difficoltà patite da Le Douaron. Quest’ultimo, che ha ricoperto tutti i ruoli del reparto offensivo (prima esterno destro, poi sinistro e infine punta) senza però andare a segno, si accomoderà presumibilmente in panchina con il compito di scatenare la sua velocità nel secondo tempo quando la retroguardia doriana sarà più stanca: lo stesso potrebbe essere chiesto a Brunori, in una staffetta che nelle ultime settimane sta diventando accattivante ma che al contempo tiene tutti gli appassionati con il fiato sospeso. I mancati sorrisi del capitano avevano già suscitato preoccupazione in estate, i 90’ in panchina allo Stirpe hanno prepotentemente riproposto il tema: toccherà a lui però fare, a Torretta, il primo sforzo per riprendere il posto nell’undici di partenza.  

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