Alla ricerca della fantasia con un’incognita. Il Palermo che sabato affronterà la Reggiana, per quella che vuole essere una sorta di rivincita del mancato successo dello scorso sabato a Modena, si affiderà a quegli elementi in grado di garantire alla manovra imprevedibilità, geometrie e qualità. In una sola parola, fantasia. È quella che nei primi 45 minuti del Braglia, per esempio, ha regalato Verre. Il numero 26 rosanero si è reso protagonista di un primo tempo da vero mattatore, capace di trascinare i suoi ad un parziale di 2-0 che aveva fatto scatenare lo spicchio con i tifosi rosanero accorsi a Modena. Giocate di classe, tocchi di prima, verticalizzazioni improvvise e, come se non bastasse, anche il gol del momentaneo vantaggio.
L’azione dell’1-0 del Palermo parte dalla difesa ma ha un significativo cambio di rotta grazie proprio all’ex Sampdoria, che scambiando di prima intenzione con Insigne ha eluso le marcature del centrocampo gialloblù fino a quando Di Francesco ha pescato proprio Verre in mezzo all’area di rigore per il vantaggio del Palermo. Poi, una botta subita nel primo tempo ha costretto il romano ad alzare bandiera bianca, sostituito all’intervallo da Ranocchia. Il gioco del Palermo, e il punteggio non mente, ne ha risentito. Non perché il numero 10 rosanero non avesse la qualità per sopperire all’assenza di Verre, anzi. La passata stagione Ranocchia è stato l’elemento che ha stravolto la mediana del Palermo proprio per la sua enorme qualità che quest’anno, tuttavia, ancora non è riuscito a mettere al servizio dei propri compagni come nella seconda parte della scorsa stagione.
Messa così, non ci sarebbe discussione su chi giocherà in mediana contro la Reggiana insieme ai soliti Segre e Gomer, ma Verre contro gli emiliani rischia di non essere presente proprio per quel problema accusato nella partita con il Modena. Una speranza però c’è, perché trapela un cauto ottimismo su un suo recupero in extremis per sabato. Recupero che va naturalmente contestualizzato. Dovesse unirsi al gruppo nell’imminenza della sfida, difficilmente il centrocampista riuscirà a essere a disposizione per l’intera partita e quindi dal primo minuto: più probabile un suo utilizzo a partita in corso se l’andamento del match dovesse richiederlo. Ed ecco che a questo punto Dionisi tornerà ad affidarsi, come d’altronde ha fatto praticamente sempre da inizio stagione, a Ranocchia, che si prenderà in mano le sorti della mediana del Palermo provando a trascinare e illuminare i propri compagni.
La stagione dell’ex Empoli non è iniziata nel migliore dei modi, soprattutto in considerazione del fatto che le aspettative su di lui erano altissime. Arrivato a Palermo durante il mercato di riparazione dello scorso mese di febbraio, Ranocchia è riuscito a segnare ben quattro reti nelle dodici partite giocate in rosanero nella parte finale della stagione scorsa, diventando in poche settimane un vero e proprio beniamino dei tifosi. Quest’anno, invece, il numero 10 del Palermo non è ancora riuscito a gonfiare la rete avversaria, aiutando i compagni a farlo solamente in due occasioni, racchiuse nella stessa partita: i due assist su calcio piazzato a Bolzano contro il Südtirol per le reti di Baniya e Diakité. Troppo poco per chi si aspettava un Ranocchia più incisivo e concreto.
Contro la Reggiana la ghiotta occasione per dimostrare ai tifosi e ai propri compagni di essere tornato il Ranocchia dei giorni migliori, provando a illuminare con la sue giocate le azioni offensive del Palermo non facendo rimpiangere Verre, che con il Modena aveva fatto vedere quanto importante fosse la qualità in mezzo al campo. Adesso tocca a Ranocchia: la parola passa ai suoi piedi. A meno che Verre non torni subito in gruppo e tenti nuovamente Dionisi come a Modena. Di sicuro c’è che chiunque giochi, al Palermo servono fantasia e qualità per tornare alla vittoria e rompere l’incantesimo Barbera.
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