Il rammarico di non aver vinto al Barbera nemmeno stavolta, la consapevolezza di esserci andati ancora vicinissimi e l’amarezza per un episodio dubbio in cui il Palermo è stato penalizzato: il postpartita di Pierozzi vede diversi stati d’animo, ma a prevalere è l’ottimismo per un futuro in cui i rosa sono chiamati a spiccare il volo verso le posizioni di vertice. Al momento la prima piazza del Pisa è distante sei lunghezze, la seconda del Sassuolo appena tre (in attesa dello Spezia, che domani può portarsi a +4 sul Palermo): per risalire la china sarà fondamentale vincere anche tra le mura amiche. La delusione dell’ex Fiorentina riguarda soprattutto l’incapacità di sfruttare la superiorità di inizio gara, con il gol di Henry annullato per fuorigioco millimetrico di Di Mariano e tante occasioni non sfruttate con la palla che in più d’una circostanza è uscita di un soffio. «Abbiamo fatto un grande primo tempo in cui ci è mancato il gol, in generale siamo sempre stati dentro la partita», racconta Pierozzi, che poi si sofferma sull’episodio che lo ha visto protagonista: un contatto con Ceesay in area che Manganiello non ha valutato come irregolare e non è stato nemmeno rivisto al Var. Allo stupore di Dionisi si sovrappone quello del numero 27: «Penso di aver toccato la palla per primo e lì l’avversario mi ha preso sul polpaccio: non penso fosse un contatto leggero, francamente non so cosa abbia visto l’arbitro». Pierozzi parla anche del secondo tempo, partito all’insegna della sofferenza e chiuso con un grande spavento per un colpo subito sul naso, poi prontamente fasciato: «Adesso per fortuna sto bene, ma ho preso una bella gomitata e ho perso tanto sangue. Dobbiamo migliorare a inizio ripresa, perché ci era già successo a Castellammare di soffrire». Un’ulteriore riflessione è dedicata alla prima fase della stagione, in cui si sta imponendo come jolly difensivo capace di agire sia a destra sia soprattutto a sinistra: quella con il Cesena è stata la quarta partita su sei da titolare, la terza sulla corsia mancina dopo quelle contro Pisa e Juve Stabia. Stavolta a spianargli la strada nell’undici iniziale è stato il forfait di Lund per un sovraccarico muscolare: Pierozzi si sofferma sui progressi che settimana dopo settimana lo stanno coinvolgendo malgrado in carriera non abbia giocato spesso nella piazzola a piede invertito. «A sinistra sto trovando sempre più fiducia, spero di migliorare sempre», racconta. Nelle prossime uscite si candida nuovamente per una maglia da titolare a prescindere dal rientro dell’americano: del resto ci sarà un motivo se il Palermo ha versato per lui oltre un milione di euro nelle casse della Fiorentina, aspettando un via libera che a un certo punto sembrava quasi non arrivare più.