Una partita diversa e anche in salita. Si giocherà nel ricordo di Totò Schillaci, con uno stadio che scandirà forte il bomber scomparso mercoledì scorso. E il Palermo oggi dovrà trarre linfa anche da questo per battere il Cesena e centrare la seconda vittoria di fila. L’ultimo allenamento, quello di rifinitura, ha regalato gioie e dolori a Dionisi, che contro i romagnoli dovrà fare a meno di due elementi cardine del suo scacchiere, a cui si aggiunge la conferma della gravità dell’infortunio di Blin, che dovrà star fuori diversi mesi per una lesione al bicipite femorale sinistro. Di Francesco e Lund, invece, sono gli altri due elementi della rosa che non ci saranno. Un imprevisto quello di «Di Fra» (sovraccarico muscolare), mentre lo statunitense già nelle ultime due sedute d’allenamento non aveva partecipato ai lavori con la squadra. È l’assenza di Di Francesco che scombina un po’ i piani di Dionisi: il numero 17 stava attraversando un periodo di forma smagliante e stava trascinando i suoi compagni a suon di ottime prestazioni. Ma andiamo con ordine. La buona notizia della giornata di ieri, l’unica a dire il vero, è il reintegro in rosa di Baniya. Si era detto in settimana che l’italo-turco stesse accelerando le operazioni di smaltimento infortunio e che il suo ingresso nella lista dei convocati poteva esser sempre più probabile. E così è stato, visto che il numero 4 ex Trabzonspor è tornato in lista dopo la vittoriosa trasferta di Cremona, dove fece anche il suo esordio nel finale del match vinto contro la Cremonese. Baniya tuttavia partirà dalla panchina, con Ceccaroni e Nikolaou confermatissimi al centro della difesa: i due mancini stanno sempre più affinando le loro abilità al servizio della squadra, migliorando anche la collaborazione e la fiducia tra colleghi di reparto fondamentale per il ruolo che ricoprono. Detto che a destra agirà ancora una volta Diakité, a sinistra Dionisi è praticamente costretto a puntare nuovamente su Pierozzi, che bene ha fatto a Castellammare di Stabia: l’ex Fiorentina è l’unico interprete a poter giocare da quella parte vista l’assenza di Lund. Anche Buttaro sarebbe in grado di ricoprire quel ruolo, ma il numero 25 viaggia in ritardo rispetto al collega. A centrocampo le scelte sono, almeno sulla carta, quasi obbligate. Il trio Segre-Gomes-Ranocchia è quello che più di tutti offre garanzia al tecnico rosanero che, tuttavia, fino alla fine si riserva l’opzione di poter schierare dall’inizio anche uno tra Saric e Vasic che, comunque, dovrebbero giocare solamente a partita in corso. Altra partita da metronomo, quindi, per il francese con la maglia numero 6 che adesso dovrà praticamente fare gli straordinari vista l’assenza prolungata di Blin, che lascerà Dionisi senza un regista alternativo a Gomes, visto che lo stesso Dionisi aveva espressamente dichiarato di non valutare Ranocchia come eventuale play davanti alla difesa. In attacco, invece, è prevista rivoluzione. Sulla corsia sinistra, per esempio. L’assenza di Di Francesco non sarà sicuramente facile da colmare ma Dionisi ha al suo interno un calciatore in grado di poter decidere un incontro: Di Mariano. Il «picciotto» ha passato una settimana particolare con la perdita dello zio Totò Schillaci: contro il Cesena la chance dal primo minuto come un segno del destino. Sarà presumibilmente lui a partire dall’inizio, infatti, con i compagni di reparto che fino alla fine si giocheranno gli ultimi due posti a disposizione. Innanzitutto, a destra e piena bagarre tra Insigne e Le Douaron: il francese cerca ancora la sua prima volta dall’inizio e contro i romagnoli potrebbe toccare proprio a lui. Questo anche perché giovedì il Palermo giocherà a Napoli e al Maradona difficilmente non giocherà dall’inizio Insigne. Un turn over ragionato che solamente questo pomeriggio capiremo se effettivamente concreto. Come prima punta, invece, Dionisi sfrutterà tutti i minuti a sua disposizione per decidere se puntare ancora una volta su Henry o tornare su Brunori. La percentuale è 50 e 50, con un granello di sabbia in favore del francese vista la sua ottima prestazione dall’inizio sia a Cremona che a Castellammare di Stabia. Mancano poche ore e tutti i nodi andranno al pettine: il Cesena è avversario ostico e tutti i rosanero sono pronti per regalare ai tifosi la prima gioia al Barbera. Da dedicare ovviamente a Totò.