Gli ultimi giorni indelebili, l'eredità di Totò Schillaci pesantissima. L’attaccante del Palermo, Francesco Di Mariano, nipote di Totò, ha voluto condividere i ricordi del suo rapporto con uno zio celebre, che è stato fonte di ispirazione per la sua carriera.
Nei pressi della camera ardente ha parlato del bomber del Mondiali 1990 con grande commozione. «Sto male - sottolinea Di Mariano - una persona così buona e voluta bene da tutti è andata via troppo presto, ricordo quanto ha lottato, è stata dura e lui ci ha provato. Mi ha scritto quando mi sono infortunato e il giorno del mio compleanno. Sono andato a trovarlo il 31 agosto ed era ancora molto positivo. Abbiamo parlato di calcio e il giorno dopo ho fatto gol, è uno dei ricordi più belli che porterò di mio zio».
Da bimbo è cresciuto nella scuola calcio Ribolla, fondata proprio da Schillaci, col sogno di emularlo. «Mio zio - sottolinea Di Mariano - è stato un punto di riferimento perché in famiglia dopo lui sono stato l’unico a raggiungere il professionismo, sono cresciuto nella sua scuola calcio e sognavo di giocare un mondiale come lui. I suoi fratelli Giuseppe e Giovanni mi dicevano che non sapevo fare gol e che dovevo guardare i suoi video. È partito dal nulla in un quartiere difficile, spero sia rimasto orgoglioso di me nonostante non sia arrivato a livelli alti».
Caricamento commenti
Commenta la notizia