Dionisi: «Dobbiamo riscattarci a Pisa, troveremo una squadra fisica e dovremo stare molto attenti»
«Il Pisa è il Pisa, quando lo si affronta in casa sua, è una squadra ostica. Ha giocatori importanti e lo riconosco. La fisicità del Pisa potrebbe avere la meglio e noi dovremo essere pronti. L’ambiente sarà caldo». Con queste parole Alessio Dionisi, allenatore del Palermo, in conferenza stampa al centro sportivo di Torretta, parla della gara che sabato sera vedrà la squadra rosa impegnata contro i toscani, per la seconda trasferta consecutiva dopo la sconfitta di Brescia. «Nella prima partita - commenta Dionisi - ci è mancato il coraggio di perseverare, ma non posso dare giudizi affrettati. Il secondo tempo non è stato positivo perché abbiamo sbagliato qualche scelta di troppo, mentre nel primo eravamo padroni della situazione». Commentando il primo allenamento a porte aperte del Palermo davanti ai propri tifosi e il suo dialogo al microfono con il pubblico a suon di cori, Dionisi (nella foto di Tullio Puglia proprio durante l'allenamento a porte aperte di ieri) ha detto che «il siparietto non era preparato e lì per lì mi è sembrato un bel momento di condivisione: noi vogliamo fare il massimo per ottenere il massimo, ci possiamo riuscire solo se tutti abbiamo la stessa volontà. Il Palermo dell’anno scorso era una squadra con ottimi giocatori ma non la più forte del campionato, quindi mi sembra ingeneroso parlare di stagione fallimentare». Inevitabile un commento su qualche trattativa ancora in corso, anche se l’organico è quasi definito: «Questa è la sesta stagione per me tra Serie A e B e c'è sempre il dibattito aperto sull'inizio della stagione con il mercato aperto: purtroppo non è qualcosa sulla quale decidono gli allenatori ed è giusto se ne occupino altri. C’è confronto quotidiano con la società. Il club sta facendo il massimo per portare giocatori motivati. Qualcosina arriverà, ma la squadra è competitiva, se ci saranno opportunità vantaggiose il direttore le saprà cogliere». Un nuovo portiere dopo l’infortunio di Gomis è necessario «Il direttore De Sanctis - dice Dionisi - lavora ventiquattro ore al giorno, spesso non mangia. Arriverà il portiere migliore che la società può prendere». L’ex Sirigu, svincolato, è il nome più caldo. «Per com'è adesso - conclude l'allenatore - la squadra può affrontare il campionato, perché tutti possono ricoprire più ruoli tranne i portieri: è chiaro che se arriverà qualche opportunità proveremo a sfruttarla. A Brescia potevamo sicuramente fare qualcosa in più, mentre a Parma avevamo fatto molto bene: dobbiamo essere un po' più equilibrati. Non siamo riusciti a partire con il piede giusto e speriamo di riscattarci a Pisa, pur sapendo che non sarà facile».