Palermo

Venerdì 18 Ottobre 2024

Lui in doppia cifra, il Palermo in A: Di Francesco quest'anno vuole tutto

Federico Di Francesco al ritiro di Livigno

L’operazione riscatto passa soprattutto da chi rimarrà al Palermo per tentare un nuovo assalto alla Serie A: Federico Di Francesco è uno di questi. La passata stagione ha dato il suo contributo, ma è stato in linea con il rendimento complessivo del Palermo: ovvero troppi alti e bassi. In Serie B, invece, serve soprattutto continuità per centrare l’obiettivo grosso. «Dobbiamo fare meglio della stagione passata che è stata un po’ altalenante – dice Di Francesco, ieri protagonista della quotidiana conferenza stampa a Livigno –. La delusione dei play-off è stata pesante, ma l’abbiamo smaltita: dopo la vittoria sulla Sampdoria avevamo creduto di poter raggiungere la Serie A, respiravamo buone sensazioni positive. C’è voluto tempo per metabolizzare la sconfitta di Venezia. Le vacanze ci sono servite anche per resettare e ripartire più forte. Adesso siamo qui a Livigno, stiamo lavorando bene, c’è un allenatore nuovo che ha portato freschezza e nuovo entusiasmo. Lavoriamo ogni giorno perché la prossima possa essere una grande stagione. Dobbiamo fare tesoro dei nostri errori e trovare la necessaria continuità. Il tifosi sognano la A? Anche noi. Palermo è una piazza che ti porta a sognare, perché merita quel palcoscenico». Sul piano personale, rispetto alla passata stagione, Di Francesco ha il vantaggio di poter vivere il gruppo Palermo sin dal primo giorno: «L’anno scorso sono arrivato alla fine del mercato. A novembre, poi, ho avuto un infortunio che mi ha tenuto fuori un mese circa e quindi ci ho messo un po’ a riprendere la condizione. Nel girone di ritorno credo di aver fatto anche delle buone partite. Adesso ho maggiore conoscenza dei compagni e della società, mi sono ambientato bene con la mia famiglia a Palermo e questo mi aiuterà, sarà un valore aggiunto. Ma al di là di tutto, sono convinto di poter dare di più. Sono una persona autocritica e severa con me stesso: ho compiuto 30 anni, penso di essere un ragazzo maturo. Il mio sogno è quello di far arrivare il Palermo più in alto possibile, è il sogno di tutti. Ma dobbiamo fare di più». A 30 anni però, Di Francesco sente anche una maggiore responsabilità all'interno dello spogliatoio: «Certo, posso essere un esempio per qualche ragazzo più giovane. Ho lo spirito e la voglia di un ragazzino, l’età mi permette di essere un riferimento. Non mi va assegnarmi un ruolo, ma cerco sempre di aiutare i miei compagni». L’anno scorso Di Francesco ha totalizzato 33 presenze, mettendo a segno 5 gol e confezionando 2 assist per i compagni. Uno score che poteva essere più sostanzioso: «Forse sono stato anche un pizzico sfortunato – ricorda – i gol potevano essere sette o otto, questione di centimetri. Devo essere bravo ad aumentare i miei numeri in fase offensiva. Mi piacerebbe arrivare in doppia cifra, non ci sono mai riuscito in carriera. Chi lo sa, ci proverò, ma il bene della squadra deve essere sempre messo al primo posto. L’obiettivo collettivo è quello più importante. Il focus deve essere rivolto alla squadra». L’arrivo di Dionisi sulla panchina del Palermo potrebbe agevolare Di Francesco, per il tipo di gioco che l’ex tecnico del Sassuolo riesce a dare alle sue squadre. «La carriera di Dionisi parla da sé – sottolinea Di Francesco – ha un gioco offensivo, è giovane, la sua metodologia di lavoro mi piace, facciamo tante esercitazioni col pallone, si fatica col sorriso e queste sono prerogativa importanti per fare una bella stagione. Le sensazioni sono molto incoraggianti. È chiaro che il sistema di gioco mi può aiutare. Anche con Corini ho giocato esterno, andavo vicino alla punta. Con Mignani ho fatto la mezzala, ma era un momento particolare ed stato giusto dare la mia disponibilità anche in un ruolo non mio». I lavori al Barbera hanno costretto il Palermo a chiedere di giocare le prime tre giornate fuori casa. Prima il Brescia, poi il Pisa, quindi la Cremonese. Un avvio decisamente tosto, ma che non sembra impensierire più di tanto Di Francesco: «Sapevamo di questa situazione, non credo inciderà più di tanto. Ci faremo trovare pronti».

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