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Nel Palermo tre giocatori passano fra gli over: Diakité resta, Aurelio no, Gomes forse

L'ex Ternana è considerato uno dei punti fermi del nuovo progetto. Il regista ha perso posizioni durante i play-off: il suo agente aveva anche detto che avrebbe valutato offerte provenienti dalla Serie A

Una delle tante riflessioni che la permanenza forzata in Serie B imporrà agli uffici di viale del Fante riguarda la gestione di quei giocatori che dalla lista «under» scaleranno in quella «over». Il campionato cadetto ha infatti regole rigide sull’età dei tesserati, ponendo a ciascuna squadra un massimo di 18 elementi in organico nati entro il 31 dicembre 2000: ciò significa che i tre rosanero nati nel 2000 passeranno nel prossimo campionato dalla lista «under», che invece non ha limiti numerici, a quella dei grandi.

A questo gruppo appartengono Diakité, Gomes e Aurelio, giocatori con storie diametralmente diverse nell’annata appena conclusa, su cui il Palermo aprirà una riflessione in vista del passaggio tra gli «over». Il numero 23, acquistato a gennaio dalla Ternana, dovrebbe essere uno dei punti fermi da cui ripartire dopo la delusione dei play-off: qui il franco-maliano è stato il migliore per distacco, con una doppietta alla Sampdoria nel turno preliminare (solo lui tra i rosa è andato a segno, dato che al Penzo è stato Svoboda a sbagliare porta) e due prestazioni di spinta e sacrificio nell’infelice incrocio con il Venezia. Il suo valore di mercato è cresciuto rispetto agli 1,5 milioni versati nelle casse degli umbri, ma questo non dovrebbe fare di lui una pedina da cui ricavare una plusvalenza: il Palermo spera di vederlo crescere ulteriormente puntando sulla versatilità (Diakité in 15 partite ha fatto il braccetto destro nella difesa a 3, il terzino nella linea a 4 e l’esterno nel centrocampo a 5) e su un legame con il pubblico divenuto sempre più saldo gara dopo gara, fino a trasformarlo in un beniamino nella notte magica contro i blucerchiati.

Chi invece lo status di punto fermo sembra averlo perso, soprattutto ai play-off, è Gomes: contro Sampdoria e Venezia appena una gara su tre da titolare, con qualche problema fisico a limitarlo, e nessun minuto nella sfida del Penzo. La scelta di Mignani può essere ricollegata alla volontà di vedere un atteggiamento più offensivo da parte dei suoi, togliendo un equilibratore come il numero 4 e arretrando uno più bravo a innescare il reparto offensivo come Ranocchia, ma in due anni in rosanero era avvenuto pochissime volte che il francese venisse escluso per scelta tecnica dall’undici iniziale: un primo segno che mai come ora si potrebbe provare a voltare pagina. Del resto ad aprile l’agente di Gomes aveva raccontato come, in caso di mancata promozione, ogni offerta in arrivo dalla Serie A sarebbe stata valutata: il ruolo del numero 4 nel nuovo Palermo verrà determinato in primis dal nuovo allenatore, ma considerando anche il passaggio tra gli «over» e l’apporto realizzativo nullo in 63 partite il rischio che qualcosa possa muoversi esiste.

Poche chance di conferma per Aurelio, il cui apporto è stato molto più marginale rispetto allo scorso campionato: in quel caso era stato l’unico terzino sinistro a guadagnarsi la conferma, con la società che aveva deciso di salutare sia Sala (troppo fragile fisicamente) sia Masciangelo (oggetto misterioso), ma le difficoltà in fase di copertura hanno indotto prima Corini e poi Mignani a togliergli minutaggio, in più qualche problema fisico di troppo lo ha tenuto fuori per diverse partite. Il salto tra i grandi potrebbe non concretizzarsi: viste le fragilità dei rosa su quella fascia, dove anche Lund ha evidenziato problemi in fase di copertura, è probabile che il City Group decida di cambiare qualcosa e che a essere sacrificato sia proprio l’ex Pontedera, magari con la formula del prestito visto che il suo contratto scade nel 2027 e che le interlocuzioni tra agente e dirigenza su un possibile adeguamento non sono andate a buon fine.

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