Mignani carica la squadra: «Niente disfattismo, non distruggiamo quello che avevamo fatto fino alla partita con il Parma»
«Continuo a pensare che nelle prime tre partite la crescita ci sia stata ed è stata interrotta dalla sconfitta arrivata per due episodi piuttosto netti». Lo ha detto oggi, 29 aprile, l’allenatore del Palermo Michele Mignani (nella foto di Tullio Puglia durante la partita con la Reggiana), commentando il momento della squadra dopo la prima sconfitta della sua gestione contro la Reggiana in vista della partita di mercoledì primo maggio sul campo dello Spezia. «Abbiamo creato occasioni anche se non abbiamo disputato una grandissima partita - ha continuato Mignani -, l’errore più grosso che può fare un allenatore è farsi condizionare dai risultati e non credere nel lavoro che sta facendo. Che il lavoro non paghi in questo momento è vero. Ma non si può pensare che cambiare modulo risolva i problemi della squadra. Occorre ricreare mentalità e certezze, servirà più tempo di quello che pensavamo, ma questo è il nostro obiettivo». Per Mignani nessuno della sua squadra deve pensare che l’obiettivo playoff sia già raggiunto. «Non ci voglio pensare - ha detto il tecnico -. Non sono qui per vivacchiare o consolidare la sesta posizione. Penso che questa sia una squadra che possa fare qualcosa di importante. Se dovessi accorgermi che qualcuno si accontentasse, lo manderei lontano da questo centro sportivo». Sui rimedi che occorrono per cambiare l’inerzia della stagione Mignani mostra di avere le idee chiare. «Quando le cose non vanno - ha detto - si parla tanto, ma c’è poco da parlare, bisogna alzare le antenne, l’intensità, la voglia e correre. Sono il primo responsabile, non vorrei che passasse una situazione di disfattismo. È vero che abbiamo perso, è vero che non si vince da un po’, ma continuo a pensare che la squadra sia in crescita. Non voglio distruggere quello che avevamo fatto fino alla partita con il Parma. Serve andare alla Spezia e fare una grande partita». A proposito dello Spezia, Mignani ha detto che «è una squadra che ha giocatori forti e sta bene fisicamente. Sono pericolosi in attacco e palleggiano bene: tatticamente è simile alla Sampdoria o alla Reggiana. Sarà una partita difficile, contro una squadra ben allenata da Luca D’Angelo, mi preoccupa la voglia che hanno». A quattro giorni di distanza dalla gara con la Regione, è lecito ipotizzare qualche cambio in formazione. «L’idea - sostiene Mignani - è quella di mandare in campo chi sta meglio e può garantirmi forza fisica che possa contrastare quella dello Spezia».