Palermo-Parma, Mignani: «Test impegnativo, ma vogliamo vincere. Di Mariano o Buttaro? Sceglierò all'ultimo»
Il Palermo è a caccia di punti e di risposte nel match in programma venerdì sera contro la capolista Parma. Allo stadio Renzo Barbera, alle ore 20:30, andrà in scena la sfida valevole per la trentaquattresima giornata del campionato di Serie B, la quindicesima del girone di ritorno. Mister Mignani, rispetto all'ultima partita contro il Cosenza, avrà nuovamente a disposizione Lucioni e Di Mariano, con il difensore che tornerà titolare nell'11 che affronterà i gialloblù. «Con il Parma, primo in classifica, affronteremo un test impegnativo e veritiero per noi. Sono curioso, la squadra ha lavorato bene - ha detto il tecnico nella consueta conferenza stampa della vigilia -. Noi dobbiamo avere l’ambizione di prendere chi è davanti, è una questione di mentalità. Il Parma ha un allenatore che lavora con la stessa squadra da due anni. Il valore della squadra ducale è molto alto, ha dimostrato di essere il più forte. Ho già affrontato il Parma? Sono esperienze che ho fatto e che mi servono per raccontare ai miei ragazzi il livello del Parma, una squadra che è cresciuta e che ha dimostrato di essere la più forte di tutti». Sul possibile ballottaggio tra Stulac e Gomes, Mignani non si sbilancia: «Può servire l’uno o l’altro, serve un giocatore che sappia fare bene entrambe le fasi, sbagliando il meno possibile. Entrambi lo hanno fatto bene, anche se hanno caratteristiche diverse». Sulle rimonte subite Mignani vuole «guardare il bicchiere mezzo pieno, il Palermo finisce i primi tempi in vantaggio. Nelle due partite che ho fatto l’approccio al secondo tempo è stato diverso ed è difficile dare una spiegazione. Voglio guardare il bicchiere mezzo pieno per i primi tempi che abbiamo fatto, la seconda parte del mio pensiero va all’inizio del secondo tempo diverso dall’altro. Con il Cosenza la squadra è entrata bene in campo e ha dimostrato di avere la partita in gestione». Il tecnico rosanero si è poi soffermato sulle condizioni fisiche di Ranocchia, lontano ormai da diverse settimane: «Vorrei tutta la rosa a disposizione, ma gli infortuni e le squalifiche fanno parte del calcio. Ranocchia sta meglio, rientrerà tra poco. Sia lui che Vasic sono sulla via del recupero». «Ogni giorno che alleno la squadra mi faccio un’idea sempre più chiara dei ragazzi che ho a disposizione. Mi porto sempre dei dubbi di formazione, perchè tutti vogliono giocare, spingono tutti allo stesso modo, ho fatto girare ed entrare quasi tutti. Fino a quando non alleni un giocatore non conosci il suo reale valore. Sceglierò la formazione migliore, ma so benissimo che chi entra può cambiare la partita. Ci sono giocatori di qualità in questo Palermo come Di Francesco, Insigne e Traorè che possono fare di poter fare questo ruolo, dipende dai momenti della partita. Dobbiamo essere bravi a capire quando forzare all’interno di una partita e quando essere un centrocampista puro». Mignani si è anche soffermato sul modulo: «I gol presi vanno analizzati, abbiamo preso un paio di ripartenze, dobbiamo essere più bravi. Ma nel complesso non abbiamo rischiato tantissimo. Credo che stiamo lavorando bene e miglioreremo ancora. Di Francesco fa un lavoro che è una via di mezzo tra un centrocampista e un attaccante. Dipende dai momenti della partita, dobbiamo essere bravi e capire quando forzare e quando schierare un centrocampista puro. Per me sono tutti potenziali titolari, non c’è un sostituto dell’altro. Quando non c'era Lucioni ho scelto Nedelcearu, i centrali sono intercambiabili. Hanno tutti dimostrato di stare bene e poter giocare». «Abbiamo cambiato qualcosa rispetto al Palermo di prima - prosegue Mignani -. La squadra magari è più equilibrata ma ti può portare ad avere qualche giocatore in meno in area avversaria. Il calcio è fatto di due fasi, non è importante mantenere il possesso palla ma riuscire a portare via i tre punti da ogni partita. Col Parma devi stare attento a non concedere troppo, se concedi come con Samp e Cosenza rischiamo di prendere gol perché hanno tanta qualità e fisicità. Dobbiamo stare attenti, ma altrettanto competitivi e fare male. Giochiamo per vincere ma è una gara complicata. Vasic? Voglio dargli tempo, è la prima esperienza in Serie B; deve trovare le condizioni giuste per esprimersi». «La squadra deve essere pronta a giocare anche 100 minuti. Con Samp e Cosenza i minuti finali sono stati i migliori, non mi sembra ci sia stato un calo fisico. Traorè, Insigne o Di Mariano? Sono giocatori che hanno passato buona parte di carriera a fare l’esterno, ma questo non significa che non possono giocare anche dentro al campo, l’importante è non dare punti di riferimento all’avversario. Anche se fanno gli esterni possono andare dentro il campo, sono giocatori che hanno anche una certa esperienza. Traorè ha un mondo davanti a se che magari non conosce, dobbiamo essere bravi ad utilizzarlo affinché dia il suo contributo. Di Mariano o Buttaro? Il merito di questa competizione va al gruppo, i ragazzi mi hanno sempre dato disponibilità e si sono dimostrati pronti. I dubbi me li porto fino al pomeriggio della partita, tutti danno il loro contributo».