Palermo

Giovedì 21 Novembre 2024

Il Palermo regala un rigore al Cosenza e si fa raggiungere: 1-1 con i gol di Buttaro e Tutino

Un fallo inutile. Un intervento maldestro. Un tocco che offre su un vassoio d'argento al Cosenza un rigore. Dal dischetto l'ex Tutino non sbaglia, anche se Pigliacelli riesce a sfiorare il tiro forte e angolato alla sua destra. Uno a uno, vanificato il gol di Buttaro realizzato allo scadere del primo tempo. Un altro pareggio per il nuovo allenatore Michele Mignani, un'altra volta il Palermo raggiunto, oggi come sabato scorso nella partita casalinga contro la Sampdoria. Un'altra occasione che vola via come una foglia al vento. In quel rigore regalato c'è tutta la partita del Palermo e forse l'intera stagione, costellata di rimpianti, errori, ingenuità, leggerezze, che sono costate punti su punti. Mignani sta provando a capirlo questo Palermo: in avvio fiducia al modulo del turno precedente, con il trequartista Di Francesco pendolino, dietro le punte in fase di possesso, sulla linea dei centrocampisti quando la palla è degli avversari. Un sistema di gioco che potrebbe diventare ancora più efficace, quando tornerà in campo Ranocchia. Ma anche oggi Di Francesco non ha fatto male. Si è proposto in acrobazia, ha servito a Mancuso la palla che il 7 ha scagliato sulla parte bassa della traversa, ha innescato Lund per il cross del vantaggio rosanero. Ha giocato però prevalentemente sulla sinistra, come era abituato a fare con Corini. Ma, si sa, non è davanti che il Palermo dispiace. Piuttosto, bisogna evitare quei vuoti mentali in difesa che continuano a punirlo. La fase di non possesso sembra più registrata con Mignani e infatti dopo i primi 25' con i rosa in bambola, come spesso avviene in questa stagione, la gara è scivolata via senza grossi pericoli per Pigliacelli. La scelta a sorpresa di ripescare Buttaro, per ricoprire il ruolo sulla destra dello squalificato Di Mariano, ha donato al Palermo una cerniera difensiva elastica: cinque sulla linea di centrocampo quando il Cosenza era nella sua area, cinque sulla linea di difesa, con Buttaro e Lund pronti ad arretrare, quando i silani si spingevano sulla trequarti. Sistema efficace, anche perché proprio Buttaro e Lund hanno mostrato di avere polmoni affidabili, tanto che sono stati i protagonisti della rete del vantaggio. Quando il Palermo segna, sul cronometro sfila il minuto 44 del primo tempo e già da un quarto d'ora la squadra è costantemente nella metà campo avversaria. Scampato il pericolo al 24' (palo interno sulla gran punizione di Calò), il Palermo ha risposto al 35' con la traversa di Mancuso e un minuto dopo con un tentativo da posizione «impossibile» di Brunori, sventato da Micai, altro ex di giornata. Nel mezzo anche l'occasione di Di Francesco (servito da Ceccaroni) e un tiro al volo di Canotto, sfiorato da Diakité quanto basta per mandarlo in corner. Così, quando a un minuto dal riposo la scorribanda dei due laterali - più difensori che centrocampisti - sblocca lo score, tutto si può dire, ma non che il gol non fosse nell'aria. Si teme che nell'intervallo i rosa bevano la camomilla al posto del the (come fu a Cremona e non solo lì), ma così non avviene. Anzi, i primi minuti della ripresa vedono il Palermo proiettato costantemente in avanti alla ricerca del raddoppio. Il Cosenza soffre, l'allenatore Viali studia i cambi e fa il primo, quando all'improvviso, senza un perché, la gara si riequilibra. Ceccaroni tocca palla e gamba di Tutino, Marinelli indica il dischetto. Gennarino timbra il quattordicesimo cartellino della sua fortunata annata «cannoniera» e concede un punto pesante alle speranze di una squadra in piena zona play-out. Da lì in poi il Palermo non ritrova più il bastone del comando. Entrano via via Soleri, Coulibaly, Segre, sacrificato all'inizio sull'altare della scelta pro-Henderson, Aurelio, Insigne (tutti ma non Traorè). Però, non succede più nulla, fatta eccezione per una carambola sulla gamba di Soleri (nella foto) che la dea bendata decide di spedire alta anziché in fondo al sacco, il che riporta alla mente il palo di Di Mariano della gara con la Samp. Finisce 1-1. Palermo in convalescenza, il dottor Mignani sta studiando a fondo, sperando di trovare la medicina giusta prima che comincino i play-off.

Cosenza-Palermo 1-1

RETI: pt 44' Buttaro; st 17' Tutino (rig.) COSENZA (3-5-2): Micai 6.5; Venturi 6, Camporese 6.5, Meroni 5.5; Canotto 6 (28' st Mazzocchi 6), Zuccon 6 (41' st Florenzi sv), Calò 6, Praszelik 5 (10' st Crespi 5.5), Frabotta 5; Antonucci 5 (28' st Voca 6), Tutino 6.5 (41' st Forte sv). In panchina: Lai, Marson, Fontanarosa, D’Orazio, Cimino, Gyamfi, Viviani. Allenatore: Viali 6 PALERMO (3-4-1-2): Pigliacelli 6; Diakité 6, Nedelcearu 6, Ceccaroni 5; Buttaro 7, Gomes 6.5, Henderson 6 (18' st Coulibaly 6), Lund 7 (32' st Aurelio 6); Di Francesco 6.5 (40' st Insigne sv); Brunori 6.5 (33' st Segre sv), Mancuso 6 (18' st Soleri 6). In panchina: Desplanches, Kanuric, Graves, Stulac, Marconi, Traoré. Allenatore: Mignani 6 ARBITRO: Marinelli di Tivoli 6.5 NOTE: giornata serena, terreno di gioco in ottime condizioni. Spettatori: 6.363, di cui 644 ospiti. Ammonito: Calò. Angoli 3-3. Recupero: 1'; 5'

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