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Il calendario ora aiuta il Palermo, ma va sfatato il tabù «piccole»

Solo due scontri diretti con Venezia e Parma al Barbera, poi altre otto partite abbordabili

Da qui alla fine, solamente due scontri diretti in dieci giornate. Poi, otto partite sulla carta abbordabili. Lo sprint per la Serie A, calendario alla mano, per il Palermo si giocherà con le «piccole». Detta così, potrebbe essere anche una buona notizia. Giocarsi otto delle dieci partite rimanenti contro avversari sulla carta inferiori e con una classifica diametralmente opposta, potrebbe essere di buon auspicio per i ragazzi di Corini. Tuttavia, precedenti alla mano, questo potrebbe rappresentare un vero e proprio limite per i rosanero, che in stagione hanno dimostrato contro le cosiddette «piccole» uno spirito tutt’altro che autorevole, perdendo punti, dentro e fuori casa, contro tante formazioni che in classifica figuravano in palese ritardo rispetto ai rosanero. Per non andare troppo indietro nel tempo, esempi lampanti sono Ternana e Brescia, le ultime due partite giocate dal Palermo e, purtroppo, le ultime due sconfitte.

Nonostante la «storia» dica che il Palermo soffre con chi sta peggio in classifica, Brunori e compagni avranno ancora l’opportunità di chiudere questa stagione nel migliore dei modi, provando a rifarsi a partire dal match di domenica contro il Lecco, una «piccola» per antonomasia, sia per la storia societaria che per la posizione di classifica che occupa, ovvero l’ultima. Già quella di domenica, infatti, sarà una partita spartiacque per i rosanero, che dovranno dimostrare di aver assorbito e superato l’ultima doppia batosta provando a vincere in casa dei blucelesti, che stanno vivendo un momento dentro e fuori dal campo per nulla tranquillo. Tra l’altro, all’andata il Palermo contro i lombardi perse al Barbera per 2-1, in uno dei punti più bassi della stagione dei rosanero.

Dopo la sfida con il Lecco, il Palermo ospiterà in casa il Venezia, in quello che sarà il primo dei due big-match che la squadra di Corini affronterà da qui alla fine del torneo cadetto. Quella contro i lagunari sarà una partita aperta a tutti i risultati, perché - contrariamente a quanto fatto contro le «piccole» - il Palermo ha dimostrato in stagione di non temere gli scontri diretti, soprattutto in casa: gli ultimi due in ordine di tempo, contro Cremonese e Como, battute rispettivamente 3-2 e 3-0. A conferma dell’ottimo approccio dei rosanero contro le grandi, la vittoria all’andata proprio contro il Venezia, sconfitto 3-1 dalla tripletta di uno scatenato Brunori.

Dopo l’ultima pausa di campionato, si tornerà in campo l’1 aprile e il Palermo lo farà in trasferta, a Pisa. Attualmente la squadra di Aquilani si trova all’undicesimo posto in classifica, ben dodici punti sotto i rosanero che, tuttavia, dovranno fare attenzione a prescindere da quella che sarà la posizione occupata dai toscani al ritorno dalla sosta: già all’andata, infatti, i rosanero dovettero sudare sette camicie per avere la meglio su Valoti e compagni. Cinque giorni dopo, la partita contro una nobile decaduta che sta disputando un campionato al di sotto delle aspettative, ovvero la Sampdoria. I blucerchiati saranno sicuramente avversari da non sottovalutare e già nel match del Ferraris hanno dimostrato di sapere come mettere in difficoltà i rosanero, che persero per mano di Borini. Un ko che fece male, così come quello contro il Cosenza, la prima sconfitta in casa della stagione del Palermo. Dopo la Samp, infatti, i rosanero faranno visita alla squadra dell’ex Tutino, impegnata ad allontanarsi il più possibile dalla zona rossa della classifica.

Un ciclo di quattro «piccole» e una grande, quindi, prima del secondo scontro diretto che si giocherà al Barbera contro la capolista Parma, previsto per il 20 aprile. Anche in questo caso il Palermo avrà le sue carte da giocare per mettere in difficoltà la squadra migliore della B, che contro i rosanero all’andata riuscì ad agguantare un pari a tempo praticamente scaduto. Poi, il campionato si chiuderà con quattro sfide, due in casa e due fuori, contro formazioni che con ogni probabilità lotteranno per mantenere la categoria. Reggiana, Spezia, Ascoli e Südtirol e non è detto che qualcuna non sia già fuori dai giochi per il suo obiettivo o l’abbia centrato. Sarà contro queste avversarie, insomma, che il Palermo si giocherà il miglior piazzamento nella griglia play-off. O, chissà, magari qualcosa di più.

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