Fabio Lucioni non scenderà in campo con il Palermo nemmeno per tutto il mese di marzo. Si era fatto male lo scorso 23 dicembre, quando aveva dovuto abbandonare la seduta d’allenamento per un problema muscolare. Gli esami strumentali avevano evidenziato una lesione di primo grado della giunzione miotendinea del gemello mediale destro. Il 6 gennaio, il difensore ex Frosinone era tornato in panchina, ma un nuovo guaio muscolare lo ha tenuto ai box. Salterà le prossime partite contro Lecco (10 marzo) e Venezia (15 marzo), sfrutterà quindi la pausa delle Nazionali per accelerare il percorso di recupero e potrebbe tornare a dispozione l’1 aprile per la trasferta di Pisa. Se la genesi dei gol presi dal Palermo ha a che fare con un malfunzionamento generale della squadra, è certo d’altra parte che l’assenza di Lucioni pesa eccome nelle strategie difensive. Leadership, senso della posizione e mentalità vincente sono ingredienti che stanno mancando al reparto difensivo rosanero. Il centrale nato a Terni ha saltato le ultime 11 partite in campionato. L’ultima presenza risale allo scorso 16 dicembre, contro il Pisa al Barbera. Poi sempre assente da Como a Brescia. Ma proprio dal Pisa (contro cui ha giocato l’ultima volta), potrebbe ripartire la sua avventura in rosanero. Giusto in tempo per un rush finale in salita e che necessita della sua presenza in campo. Il Palermo ha subito 38 gol in campionato e ha la sesta difesa più battuta dell’intera serie B. Nelle ultime 3 partite ha subito 9 gol: 2 a Cremona, 3 contro la Ternana e 4 a Brescia. I rosanero hanno pagato i tanti errori individuali: dai tre commessi da Ceccaroni contro gli umbri, fino all’espulsione di Marconi propiziata da uno stop sbagliato di Lund. E poi ancora la marcatura superficiale, sempre di Ceccaroni, su Borrelli, che quasi indisturbato ha battuto Pigliacelli di testa. In una difesa da incubo (solo 4 gol subiti in meno rispetto alla Feralpisalò penultima in classifica) Lucioni potrebbe tornare ad essere una soluzione.