La manutenzione del Barbera, il sindaco al Palermo: «Diteci se volete lo stadio per tanti anni»
Il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, in una dichiarazione, conferma l’intenzione di rivedere il valore del canone di concessione dello stadio Renzo Barbera al Palermo, in scadenza nel 2026, ma aggiunge che la rivalutazione del canone, «ove limitata al biennio residuo, non potrà essere sufficiente ad ammortizzare tutti i necessari interventi straordinari, tanto meno in caso di rifacimento integrale dell’impianto».
Palla al Palermo
Insomma, meglio concordare con la società rosanero un progetto a più lunga gittata. E da qui parte un invito al club. «Da parte del Comune - spiega il sindaco - si conferma la massima apertura a proseguire le interlocuzioni con la società, ma è necessario che la stessa formalizzi definitivamente la propria posizione, rappresentando la volontà di mantenere l’attuale schema di convenzione, della durata di sei anni o di superarlo, attraverso la manifestazione di disponibilità a sostenere un più lungo piano di gestione pluriennale, comprendente, a proprio carico, più radicali interventi di rifacimento».
I tornelli
Del resto, «l’amministrazione sia pure con il ricorso al meccanismo della compensazione a valere sul canone di concessione - aggiunge Lagalla - ha di fatto sostenuto, come dovuto per la proprietà, tutti gli interventi straordinari sullo stadio, secondo le priorità che si sono via via manifestate, dopo anni di silenzio istituzionale e di abbandono della struttura». Il Comune è intervenuto nelle scorse settimane per l’installazione dei 46 nuovi lettori ottici di tutti i 23 tornelli di ingresso allo stadio, «il cui costo di circa 170 mila euro è stato direttamente assunto dall’amministrazione, per prevalenti ragioni di sicurezza e per agevolare l’afflusso dei tifosi».