Palermo, pari a Catanzaro: il solito Segre raddrizza la gara, poi un palo nega ai rosa la rete del vantaggio
Il Palermo torna dal Ceravolo con un punto, ma va vicino alla vittoria più di quanto non faccia il Catanzaro. Buono il debutto di Ranocchia, l'ex Empoli guarda sempre lontano, cerca la profondità e sa farsi rispettare in mezzo al campo. Sempre indomito anche Segre, che raddrizza la partita con un'incursione delle sue sul pallone pennellato da Mastro Di Mariano, oggi schierato dall'inizio da Corini e devastante tanto a destra quanto a sinistra, dove si è spostato quando Insigne ha preso il posto di Di Francesco. Note dolenti dall'acclamato Soleri e da Mancuso, che per una ventina di minuti ne ha preso il posto al centro dell'attacco: entrambi si sono battuti con veemenza, ma hanno sprecato troppo in avanti. Di Brunori, insomma, si è sentita la mancanza. La difesa ha giocato invece con molta più attenzione rispetto alle ultime gare e il gol del Catanzaro, inatteso dal momento che il pallino del gioco era in mano al Palermo, è arrivato da una carambola impazzita del pallone. Il Catanzaro, come il suo capitano e bomber Iemmello, è lontano parente della squadra che il primo dicembre scorso ha espugnato il Barbera. Il Palermo lo intuisce subito. Ranocchia fa capire di che pasta è fatto con un'apertura a testa alta su Lund, oggi prezioso sia in avanti che in difesa. Poi al 7' la grande chance che avrebbe potuto, e dovuto, mandare in vantaggio il Palermo. È una squadra che, sulla scia della sfida con il Modena, verticalizza molto quella di stasera. Gomes si gira in mezzo al campo e pesca Soleri in fuga sul filo del fuorigioco. L'attaccante romano è tutto solo davanti a Fulignati, cerca il palo vicino e sbaglia, perché l'ex portiere rosanero apre la gamba sinistra e con il piede sventa la minaccia. Il Palermo insiste e al 14' Di Francesco lancia Lund sulla fettuccia sinistra dell'area, il terzino rimette al centro dal fondo e Scognamillo, rischiando l'autogol, riesce a metterci una pezza. Un colpo di testa di Veroli fuori di poco spezza la pressione del Palermo e quasi alla mezzora arriva a sorpresa la rete del vantaggio dei padroni di casa. Il traversone dalla destra di Situm viene svirgolato da Scognamillo e la palla arriva pericolosamente al centro dell'area, dove Soleri si distende e chiude su Veroli. Ma un altro rimpallo benedice la posizione isolata di Biasci, che ha avuto l'accortezza di staccarsi dalla marcatura di Ranocchia e può così timbrare il cartellino, come aveva fatto all'andata, al Barbera. Il Palermo ci mette un po' per riprendersi, ma alla fine del primo tempo si rovescia pericolosamente in avanti e dalle fasce Di Francesco e Di Mariano impensieriscono non poco la retroguardia giallorossa. I primi minuti della ripresa, che troppo spesso hanno visto di recente i rosanero assenti dal campo, stavolta giocano a loro favore. Al 3' Di Mariano da destra si fa largo con buona personalità e centra, Segre si avventa sul cross con il suo solito tempismo e di testa la manda in rete. Sesto sigillo personale in questa magica stagione per il numero 8, al centro delle richieste di molti club di Serie A. Ancora qualche minuto e potrebbe essere 1-2. Ranocchia incanta, strappa un pallone agli avversari e si butta in area, dal fondo mette al centro, dove Situm interviene alla disperata in scivolata, colpendo il palo alla destra del suo compagno Fulignati. Un altro autogol mancato per la difesa del Catanzaro. Piano piano la squadra di Vivarini si riprende, ma la cerniera del Palermo lascia pochi spazi, anche se al 23' un tiro di Veroli chiude sul fondo un'azione nata da un'incursione di Vandeputte con sponda di Biasci. Pochi minuti dopo però è di nuovo Palermo. Entrano Insigne e Mancuso, al posto di un nervoso Di Francesco e dell'inconcludente Soleri. L'ex Frosinone si sintonizza subito sulle nuove frequenze della verticalizzazione veloce e lancia Mancuso. L'attaccante è sulla stessa posizione dalla quale sabato Soleri ha mandato in rete la deliziosa palla di Segre. Solo che stavolta va male: il numero 7 prova in scivolata ma arriva male sul pallone e l'occasione sfuma. Mancuso spreca anche qualche minuto dopo, quando non dà una palla su una bella ripartenza e si intestardisce a cercare una conclusione, senza riuscirvi. Tira invece Insigne quasi allo scadere dei tempi regolamentari, ma la sua conclusione viene fermata da Fulignati. Si arriva al recupero e il Palermo stavolta non ha la forza di trovare il gol in extremis. La difesa, comunque, tiene bene e la gara si conclude sull'1-1. Alla fine è un'altra occasione sprecata. Si torna in campo venerdì 2 febbraio, al Barbera arriva il Bari.
Catanzaro-Palermo 1-1
RETI: pt 29' Biasci; st 3' Segre CATANZARO (4-4-2): Fulignati 6.5; Situm 6 (33'st Oliveri sv), Scognamillo 6, Brighenti 6, Veroli 6 (41'st Antonini sv); Sounas 6.5, Pompetti 6, Verna 5.5 (33'st Petriccione sv), Vandeputte 6; Iemmello 5.5 (18'st Ambrosino 5.5), Biasci 6.5 (41'st Stoppa sv). In panchina: Sala, Borrelli, D’Andrea, Brignola, Pontisso, Miranda, Donnarumma. Allenatore: Vivarini 6 PALERMO (4-3-3): Pigliacelli 6; Graves 6, Nedelcearu 6.5, Ceccaroni 6, Lund 6.5 (42'st Aurelio sv); Ranocchia 6.5 (33'st Coulibaly sv), Gomes 6.5, Segre 7; Di Mariano 7 (42'st Vasic sv), Soleri 5 (28'st Mancuso 5), Di Francesco 6 (28'st Insigne 6). In panchina: Kanuric, Stulac, Marconi, Diakite, Buttaro, Valente, Henderson. Allenatore: Corini 6.5 ARBITRO: Baroni di Firenze 6 NOTE: sereno, circa 6 gradi; terreno in erba naturale. Spettatori: 9861. Ammoniti: Ranocchia, Brighenti. Angoli: 4-5. Recupero: 2' pt, 4' st