Prove di guarigione per il Palermo di Eugenio Corini. La vittoria contro il Pisa è stata importante ma poco convincente. Eppure, può aver rappresentato il tassello da cui ripartire. Anzitutto i siciliani dovrebbero lavorare sulla ricerca di quell’equilibrio perso per strada. I numeri da questo punto di vista sono preoccupanti: nelle ultime due partite il Palermo ha visto tirare gli avversari ben 39 volte verso lo specchio della porta difesa da Pigliacelli. Un vero e proprio bombardamento del Parma prima e del Pisa poi. I ducali hanno calciato ben 24 volte, i toscani 17. La percentuale realizzativa, a giudicare dai tentativi avversari, è stata davvero bassa con sole 5 reti subite in due gare; sarebbero state sei se il var non avesse annullato la rete a Marin del Pisa nel corso del primo tempo. Insomma al Palermo è andata pure bene, perché le reti incassate potevano essere di più. Se col Parma però i siciliani sono stati nettamente inferiori (nonostante il pareggio degli emiliani sia arrivato solo al 97esimo) con soli 7 tiri effettuati contro i 24 dei crociati, col Pisa il match è stato di gran lunga più equilibrato con 15 tiri del Palermo verso lo specchio della porta contro i 17 dei nerazzurri. Un Palermo per certi versi zemaniano, senza equilibrio e sfilacciato. Che produce di più nelle ultime due gare ma subisce altrettanto. Qualcosa si è inceppato tatticamente ma anche nella testa. Lo dimostrano l’approccio sbagliato al Barbera contro il Pisa, in cui i primi 25 minuti sono stati un assedio a tinte nerazzurre, e i primi 10 del secondo quando la squadra di Aquilani è riuscita a pareggiare (meritatamente) i conti, da 2-0 a 2-2. Più in generale, gli impegni contro Parma e Pisa hanno registrato i massimi livelli di un morbo che dura ormai da ben 9 giornate e che ha colpito la difesa. Sono infatti 14 le reti incassate nelle ultime 9 giornate di campionato. I problemi persistono dal 23 ottobre, giorno di Palermo-Spezia. I rosanero subirono due gol in quella partita e da allora, solo contro il Brescia (l’8 novembre) la porta è rimasta inviolata. Stupisce la facilità con cui gli avversari arrivino a concludere, e i tre punti contro il Pisa non possono essere sintomo di una crisi scacciata. Saranno indicative, in tal senso, le prossime due gare contro Como (23 dicembre) e Cremonese (26 dicembre), rispettivamente terza e quinta nella classifica di serie B. Due scontri diretti non decisivi ma certamente fondamentali per rilanciare le ambizioni del club e riportare il tifo dalla propria parte. Saranno gli ultimi impegni prima della sosta natalizia. Nel nuovo anno, invece, il primo incrocio sarà quello col Cittadella, il 13 gennaio, al Tombolato.