Avesse pareggiato Segre nei minuti di recupero, parleremmo di un risultato raggiunto con il cuore, dopo il doppio svantaggio, un po' come contro la Spezia. Ma la verità è che il Catanzaro per 80' minuti ha dato al Palermo una lezione di calcio e che solo il gol di Stulac, arrivato quasi all'improvviso a meno di dieci minuti dalla fine dei tempi regolamentari, ha ridato ai rosa la speranza di uscire indenne da questa nuova serataccia. La realtà è che il Catanzaro ha meritato la vittoria. Grazie al moto perpetuo dei suoi centrocampisti e anche dei difensori esterni, ha messo continuamente in difficoltà il Palermo, che dal canto suo ha fatto di tutto per agevolare il compito degli avversari. Non un'idea nel primo tempo, solo un tiro in porta non proprio pericoloso di Mancuso. L'assenza dell'ultimora di Coulibaly, febbre anche per lui, non può spiegare il non gioco dei primi 45'. Corini ha provato a scardinare la compatta squadra avversaria con un inedito 3-4-3. Ma il modulo non può risolvere i problemi della manovra del Palermo, troppo compassata e senza quel dinamismo necessario contro squadre in palla come quella giallorossa. I calabresi hanno studiato l'avversario, hanno presto capito che c'era da giocarsela, altro che squadra difesa e contropiede come qualcuno pensava, e quando hanno cominciato a fare sul serio, hanno colpito. Prima Katseris e Sounas hanno ricamato un rapido triangolo all'altezza del vertice destro dell'area, mandando a spasso Lund e chiamando Pigliacelli a chiudere la strada al difensore, e poi hanno raggiunto il vantaggio con Iemmello, che al contrario del compagno di mestiere fa l'attaccante e al 44' ha approfittato delle troppe incertezze dei rosanero in fase difensiva per impossessarsi del pallone e girarlo in rete. Dagli spogliatoi, per la ripresa, il Palermo è uscito apparentemente con l'impeto di chi non vuole subire la quarta sconfitta interna del campionato. Ma sono bastati 4 minuti per spegnere la luce della formazione rosa. Un contropiede nato da azione di corner del Palermo ha portato l'altra punta del 4-4-2 di Vivarini, Biasci, a involarsi, sfuggire ai difensori rosa e colpire. Sul primo tiro ancora Pigliacelli ha messo una pezza, ma sul secondo tocco dell'attaccante l'estremo difensore non poteva più fare nulla. È cominciata a quel punto un'altra partita. Il Palermo è entrato in una lunga fase di choc e a nulla sono serviti i 4 cambi di Corini. Il Catanzaro ha messo alle corde i rosa, applaudito da un pubblico palermitano furioso con i suoi beniamini. Un palo ha negato la gioia del gol a Vandeputte, in altre occasioni gli ospiti hanno sbagliato l'appoggio finale. Ma la sensazione era quella di una probabile goleada. Invece, alla lunga l'impeto della squadra di Vivarini è scemato e l'ingresso di Stulac a dieci minuti dalla fine ha ridato slancio al Palermo. È cominciata così la terza partita nella partita, quella dell'assedio finale frutto della rete dell'1-2 realizzata di testa proprio dal neoentrato sloveno. La palla del pareggio l'ha avuta Segre, servito proprio da Stulac, ma sul tiro al volo dell'ex Torino è toccato a un ex rosanero salvare la vittoria costruita dai suoi compagni. Fulignati ha detto no al pareggio rosa proprio sotto il settore ospiti quasi del tutto pieno degli appassionati supporter catanzaresi, che vedono la loro squadra, neopromossa, volare alto. Il Palermo, invece, arretra ulteriormente e deve fronteggiare una crisi di gioco e risultati, nonché il blocco psicologico che sembra attanagliarlo da diverse settimane e l'inevitabile e sempre più roboante contestazione della tifoseria,
Palermo-Catanzaro 1-2
RETI: pt 44' Iemmello; st 5' Biasci, 38' st Stulac PALERMO (3-4-3): Pigliacelli 6; Mateju 5.5, Lucioni 6, Marconi 5 (14' st Valente 6); Buttaro 5, Segre 6, Gomes 5 (34' st Stulac 6.5), Lund 5 (14' st Aurelio 5.5); Di Mariano 5.5 (1' st Henderson 6), Brunori 6, Mancuso 5.5 (14' st Di Francesco 6). In panchina: Desplanches, Kanuric, Graves, Stulac, Nedelcearu. Allenatore: Corini 5 CATANZARO (4-4-2): Fulignati 6.5; Katseris 7 (23' st Miranda 6), Scognamillo 6.5, Brighenti 6, Veroli 6; Sounas 6.5, Ghion 6 (31' st Pontisso sv), Pompetti 6, Vandeputte 7 (23' st Oliveri 6); Iemmello 6.5 (31' st Ambrosino sv), Biasci 6.5 (31' st Stoppa sv). In panchina: Sala, Krastev, D’Andrea, Verna, Brignola, Kranjic, Donnarumma. Allenatore: Vivarini 7 ARBITRO: Marinelli di Tivoli 5.5 NOTE: serata serena, terreno in ottime condizioni. Spettatori: 19.492. Ammoniti: Di Mariano, Vandeputte, Katseris, Buttaro, Stulac; Brunori, Oliveri, Mirandi. Angoli: 7-4. Recupero: 1'; 7'