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Corini alla vigilia di Palermo-Catanzaro: «I tifosi erano abituati agli esoneri. Sento l’appoggio di società e giocatori»

Domani i rosanero sono attesi al Renzo Barbera. L'incontro avrà inizio alle 20,30. Lucioni in forse, Di Francesco giocherà uno spezzone di partita

L'allenatore del Palermo Eugenio Corini

Il Palermo ospiterà domani (venerdì 1 dicembre, calcio d'inizio alle 20.30) al Renzo Barbera il Catanzaro. Una partita che, in considerazione degli ultimi risultati, diventa quasi fondamentale per le ambizioni dei rosanero. Lo sa bene Eugenio Corini che questo pomeriggio, in conferenza stampa, ha sottolineato che la squadra lotterà per tornare a vincere e rilanciarsi dopo un periodo negativo, provando a riconquistare i tifosi delusi.

«Dobbiamo dare continuità al pareggio di Terni dove abbiamo giocato un buon primo tempo e un secondo tempo normale. Ciò non basta. Nei primi 45 minuti ho visto le giuste energie nervose, purtroppo abbiamo pagato nel secondo tempo», ha detto Corini, che poi ha analizzato la situazione relativa agli uomini a disposizione: «Mancano cinque giocatori importanti, ci sono meno soluzioni, avere una panchina di un certo tipo aiuta. I cali nel secondo tempo dipendono anche al fatto di non esserci allenati tutti insieme».

«Lucioni ha avuto la febbre e ha fatto solo la rifinitura. Infortuni? La situazione sta migliorando, è stato un momento delicato. Mi dà fastidio non poter disporre di tutta l’organico a disposizione, siamo stati la squadra che negli ultimi 15 minuti faceva più gol e così abbiamo vinto tante partite. Ora dobbiamo recuperare tutti. Non c’è tecnico che abbia piacere di perdere pedine importanti, l’unica novità oggi è che da cinque infortunati oggi ne ho quattro, perché Di Francesco ci sarà col Catanzaro e ci può dare una grossa mano in una porzione di partita».

Corini torna al Renzo Barbera dopo la contestazione di tutto lo stadio al termine della partita persa contro il Cittadella e assicura che «Chi verrà allo stadio vedrà una squadra che lotta». «Se non avessi la lucidità e l’impressione di avere un gruppo coeso non sarei qui a parlare in una certa maniera.  So che c’è il tempo per rimediare e tornare quelli di inizio stagione, in Italia ed a Palermo in particolare c’era l’abitudine di cambiare tecnico, il City Group ragiona diversamente e questa è anche una rivoluzione culturale a cui magari la gente non era abituata. Sento la fiducia della società e dei miei calciatori e questo mi dà forza e stimoli per fare sempre il massimo. Il tifoso vuole vedere vincere la squadra, la delusione può diventare gioia, penso allo stadio straordinario con lo Spezia».

L'allenatore rosanero analizza il momento no della stagione: «In questo momento non va bene niente, devi accettare che da gran parte della tifoseria c’è un sentimento di delusione. Per me la reazione a Terni c’è stata ma non è stata portata avanti nella lunghezza della partita. È stato fatto un lavoro importante nella pausa e sono sicuro che produrrà degli effetti. Noi ci prepariamo a fare prestazione e risultato col Catanzaro».

Sulla gestione delle partite e sul modo di giocare, Corini non si tira indietro: «Manca fantasia? Sono mancati Di Francesco e Insigne - sottolinea - che possono darti qualcosa in più. Mateju a Terni ha sbagliato un retropassaggio ma fa parte del calcio, ci sono tante partite nella partita. La squadra ha reagito facendo un primo tempo importante con la Ternana. Bisogna perseverare e gestire le situazioni».

«L’atteggiamento della squadra può trascinare il pubblico - aggiunge Corini -. Noi dobbiamo essere consapevoli che possono arrivare dei fischi. Col Cittadella abbiamo imparato cosa non fare quando i tifosi non sono contenti. Il percorso del Catanzaro parte da lontano, la scorsa stagione hanno fatto un grande campionato e si portano dietro l’entusiasmo in Serie B. La squadra gioca con leggerezza ed entusiasmo, hanno qualità».

E sulle voci che vorrebbero far credere che all'interno dello spogliatoio rosanero ci sarebbero problemi, Corini è chiaro: «Sono minc.... Problemi a Torretta? Siamo pronti a tutto, allenarsi al Barbera non cambia niente. La cosa fondamentale è che non si sia fatto male nessuno. In questo momento vale tutto: i terreni di Torretta saranno belli quando saranno assestati. È normale che ci sia un adattamento al campo. Saremmo stati felici di continuare a Torretta, al Barbera il prato è buono e abbiamo tutte le strutture. Capitano queste oscillazioni di prestazione. Da allenatore ho sempre messo un "tappo" alle sconfitte, non sono mai state tante».

E sull'11 che scenderà in campo, Corini ha fatto capire che Gomes sarà ancora titolare, Di Francesco giocherà uno spezzone di partita e «Lucioni ha fatto solo la rifinitura e ha recuperato. Parlerò con lui per capire come sta».

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