«Cercheremo di trasformare la rabbia in energia positiva. A Genova possiamo fare una prestazione importante». Corini è fiducioso in vista del match che il suo Palermo giocherà contro la Sampdoria (sabato, stadio Ferraris, ore 16.15). «Giochiamo in uno stadio importante e glorioso – ha detto l’allenatore bresciano in sala stampa -. Loro hanno perso le ultime due partite ma sono in crescita, hanno organizzazione e qualità».
Il percorso dei rosa, ha aggiunto, «è lungo ed è di miglioramento continuo. Secondo me la squadra ha fatto delle buonissime prestazioni. I numeri certificano comunque che non siamo stati efficaci contro il Lecco nel concretizzare quello che abbiamo creato e sicuramente qualcosa abbiamo concesso». Ma ovviamente i problemi ci sono. «Sicuramente - ha ammesso Corini - lo scompenso dei quattro gol subiti nelle ultime due partite è qualcosa su cui dobbiamo riflettere. Se vado a vedere i dati non c’è stata partita, ma non c’è stata la giusta attenzione su qualche lettura difensiva. Abbiamo preso un pugno alla bocca dello stomaco e siamo rimasti senza fiato, ora dobbiamo ritrovarlo, la squadra ha energia e voglia».
Sulla possibile formazione e gli ultimi dubbi a centrocampo il Genio ha detto che dovrà «fare delle valutazioni, è fondamentale coprire bene il campo. Nelle gare di Venezia e Modena abbiamo lavorato bene, sapendo che ho un cambio solo in quella zona di campo. Abbiamo fatto una bella riunione con i ragazzi e ho visto un grande atteggiamento di tutti, anche di chi gioca meno». La difesa, al solito, non si tocca: «Faccio fatica a cambiarla, è un reparto molto particolare – ha spiegato -. Marconi e Nedelcearu si allenano alla grande e so che potrò contare su di loro».
Il percorso da fare è ancora lungo, il cammino è tortuoso. Ma per Corini la squadra «non può fossilizzarsi» sulla sconfitta contro il Lecco: «Abbiamo commesso degli errori, ma dominato in lungo e in largo anche se concesso qualcosa che non si può concedere nel primo tempo. In fase di non possesso si è sbagliato troppo». Errori da non ripetere, soprattutto sul piano della concentrazione. L’errore sarebbe credere che la classifica rispecchi i veri valori della Sampdoria.
Quella contro i blucerchiati sarà anche una sfida tra due degli ultimi interpreti del ruolo di regista a centrocampo, Corini e Pirlo. «Andrea è stato un giocatore incredibile - ha detto Corini - da Pallone d’oro. Sta facendo il suo percorso che lo vedrà fare una bellissima carriera, ha avuto l’opportunità di allenare la Juventus e ha vinto delle coppe ed è arrivato in Champions. È andato in Turchia, dove ha fatto un ottimo lavoro e ora è in B. Riconosco il suo lavoro nella squadra che allena. Me lo ricordo quando aveva 16 anni, era magrissimo e si allenava con noi della prima squadra a Brescia. Dovevamo andare a giocare a Reggio Emilia e mi ricordo che gli dissi di tenersi pronto che avrebbe fatto uno spezzone di partita. E infatti subentrò e vidi un ragazzo che poi ha fatto la carriera che conosciamo». E la Samp? «Un’ottima squadra, si riprenderà». Verre? «Abbiamo fatto altre valutazioni, non era continuo nei 90 minuti, ma è un giocatore importante».
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