L’1 novembre del 1900 e lo stesso giorno del 1994. Due date e un fattore in comune: il Palermo. Da una parte infatti i rosanero festeggiano 123 anni di storia, dall’altra i 29 anni del capitano Matteo Brunori. Forse un segno del destino: «Una bellissima coincidenza – ha detto il numero 9 a Dazn -. Per me è il terzo anno che riesco a festeggiarlo insieme al Palermo, sono orgoglioso di questo. Il regalo? Un dare e avere».
Un rapporto straordinario con la piazza e la responsabilità della fascia da capitano: «Dal primo giorno che sono qui sento un peso importante, stare qui ti rende più forte. Al di là della fascia, credo che se vieni qui a giocare hai da dare qualcosa in più. Con la gente – ha continuato Brunori – ho un rapporto bellissimo, mi hanno scritto in tantissimi oggi per farmi gli auguri. Questa città è ambiziosa e noi dobbiamo dare ogni fine settimana il massimo per raggiungere un obiettivo comune».
I passi falsi, possono esserci, ma misurati: «Dobbiamo limitarli e fare in modo che siano pochi. Abbiamo sbagliato partita ma ora vogliamo subito ritornare noi stessi contro la Sampdoria». Il capitano non si nasconde e palesa il suo sogno nel cassetto: «Da quando sono qui – ha detto – ho solo un obiettivo in testa: andare in serie A con questa maglia. Spero di farlo in fretta anche perché gli anni passano. Credo che nella massima serie il livello sia enorme, ci sono giocatori che possono metterti in difficoltà in ogni momento. Io non l’ho mai fatta ma credo che sia così».
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